Capitolo 180 Pumpkiller EP The Void

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- Segnale! Uno schedato, nel 280, rotta nel 111, velocità 05 nodi, distanza 8 miglia, profondità 030. Firma sonar Pumpkiller, un EP del 2021, siamo visibilmente passati accanto…

- Non abbiamo finito di passare accanto ad uscite Jones… Non abbiamo finito… Comunque, ci viene addosso… ma siamo più profondi, ci passera sopra. Avanti 05… Capo? Maciniamo un po’ di carta?

- Subito Capitan! Allora, nostro schedato proviene di “Prologue of a new generation” gruppo di musica tellurica, sciolto nel settembre 2019. Dopo di che, fra gli ex membri del gruppo, appariscono progetti personali come Nico Oho e suo “Capsula Mundi” su di quale abbiamo fatto la nostra novantasettesima missione e Mirko Antoniazzi  che si affaccia su tastierine e programmi, per orientarsi verso la musica elettronica. Prima pubblicazione sul tubo con “A.CI.D 01” in Ottobre 2019, “Run baby, run” nel gennaio 2020, contemporaneamente a “North Star” un altro single strumentale. Segue una cover “Pumpep up kicks” in aprile 2020 insieme a “Neon cobra” e il suo video manga.  Dopo di che, “Mechanism” che fa parte del EP “The void” è stato rilasciato sul tubo fine aprile 2020. Settembre 2020 ci porta un video con immagini reali con “Chrome bullet”, poi il single “The void” è la seconda traccia del EP ad essere pubblicata in febbraio 2021, prima del EP completo di 6 brani strumentali, su di quale ritroviamo una voce femminile digitale, sugli quattro primi brani del EP. “Mah4kala” è un nome che appare spesso ed è un amico di Mirko con quale produce le tracce, la copertina è di Edoardo Ambroggi. Tutto li.

- Buon! Scanner, Doppler, spettrometro, decoder audio, cominciamo.

Il nostro rilevamento sta per passarci sopra e offre alla nostra strumentazione il suo contenuto. Solo da notare nei dati raccolti; un’omogeneità nella sostanza delle composizioni. Nel senso in quale non saltiamo da una traccia dance, a un pezzo muscoloso, per proseguire su un lento contemplativo o una musica grandiloquente. Notiamo anche un metodo di costruzione, che si articola spesso intorno ad una introduzione su un tempo moderato, uno stacco, poi la traccia parte verso il suo sviluppo. In fine, il mini album sembra leggermente compatto e sembra raggrupparsi intorno a quasi la stessa quantità di battute per minuto. Un elemento a tenere in conto nelle produzioni strumentali, visto che un testo porta l’attenzione al suo contenuto, la sua assenza mette in evidenza il ritmo (o i suoni) su di quale l’EP evolve. Un po’ di varietà porta sempre un po’ di apertura di spirito per sentire come sono state trattate le varie tracce. Quindi un po’ di interesse dall’uditore.

“Visionary dreamer” inizia su una ricetta stabilita, un metodo di costruzione: Un’introduzione attraente con suoni scelti, una voce off, uno stacco per lanciare il brano. Non c’è niente di contro indicativo nel metodo, ma si deve fare attenzione a non ripetere lo schema troppo spesso. L’uditore troverà spazi nella varietà. Il pezzo rimane impacchettato bene. Il ritmo evolve parecchio nella seconda meta dello strumentale, offrendo su un beat constante, delle variazioni per accomodare l’arrivo di nuove frasi musicali o sequenze.

“Far from home” inizia su un’atmosfera cerimoniosa, poi parte dopo il consueto stacco. Benvenuta la sequenza che solleva la prima parte, e che dà al brano un aspetto ballabile. Questo pezzo è tinto di sonorità e atmosfere degli anni 80’s, l’atto sembra volontario, la frase musicale che serve di tema al pezzo rimane semplice ed è girata del tutto verso questo periodo. Ci sono parecchi artisti Trentini influenzati da questa moda “Synthwave” che sta diventando piano, un genere musicale a sé stante.

“Mechanism” invita al viaggio temporale, con l’implicito invito dell’assistente di volo alla voce sintetizzata nell’introduzione e ci tuffa nella fantascienza dove tutto è possibile. Il tema del pezzo appare presto nel brano con l’unico suono chiaro, che sorvola una massa analogica muscolosa e ritmata. Il ponte musicale di mezzo al brano scorre su un ritmo dimezzato.

Poi viene la traccia eponima a questo mini album “The Void”. Anche qui, seguiamo il piano di costruzione di quasi tutti strumentali del EP. “Wait for it” è una frase che ci invita ad aspettare il momento giusto per lasciarsi andare allo sfogo del ballo, o al meno scrollare in movimenti non coordinati, se il piacere lo comanda. L’importante è muovere.

Chrome Bullet” è pubblicato sul Tubo da settembre 2020 con un video che mostra la quantità di materiale necessaria alla composizione degli strumentali.  A dire la verità; la miniaturizzazione fra gli anni 80 e oggi è più che notevole. Notiamo anche che questa tendenza non colpisce le Tivù che hanno quintuplicate nel frattempo. Il ritmo del pezzo sembra più destinato alla colona sonora di un film avventuroso che a fare ballare.

La prima versione di “Neon Cobra” appare in Aprile 2020 sul tubo, con un suono di voce off più chiaro e distinto, con una sequenza portante, anche lei, più definita. La versione primordiale viene illustrata da un video di cartoni animati giapponesi, nella loro visione di “Fast and Furious”. La versione del album invece vede i commenti, maschili questa volta, rilegati in secondo piano. La sequenza cambia di suono e si incorpora più con la base ritmica. L’ultimo minuto è ritmicamente autopropulso da un suono aspro, molto più definito e potente, che nella prima versione. La traccia si conclude in poche battute intorno al ritorno della sequenza originale e conclude l’EP.

Il mini album di sei tracce si estende oltre 23 minuti di atmosfere anni 80, presenta idee e melodie interessanti. Mirko deve trovare, per le sue prossime creazioni, un modo di avventurarsi fuori dagli schemi intorno a quali suoi brani sono architettonicamente progettati. Per varietà si può cambiare il piano di costruzione, come un architetto, girare la totalità dell’edificio a sud, modificare l’altezza delle stanze, colorarle con tecniche diverse, aggiungere una stanza o ritirarne due. In somma proporre un’ossatura nuova, in quale lasciare le sue idee evolvere.

- Buon. Torniamo alla base, Secondo? Mi traccia una rotta fino alla base Nibraforbe.

- Aye, Aye sir!

- Segnale nel 250, rotta nel 090, distanza 26 miglia, velocità 7 nodi, profondità 035, nuova firma sonar in trattamento.

- Riprendo la mano, Secondo. Conservare profondità e velocità. Rotta nel 180, la strumentazione è ancora in moto?

- Firma sonar Il grigio, registrata in banca dati.

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