Capitolo 93 Persefone album Little Soul

Podcast disponibile QUI

[…] seguito recensione Waira

Jones rende automaticamente conto di qualsiasi movimento, e questo con una precisione micidiale, nei 40 miglia intorno a noi … Meno male … Le orecchie del bordo, sono LUI!  A dire la verità mi aspettavo la prima parte del suo intervento, ma non la seconda.

- Persefone nel 91, leggero cambio rotta nel 268, profondità 040, distanza 08 miglia, velocita 12 nodi. Sarà alla nostra verticale fra 40 minuti, e ALTRO segnale, una schedata: “Noirêve” nel 185, rotta nel 005, distanza 42 miglia, profondità 55, velocita 07 nodi, sarà alla nostra verticale fra 6 ore.

- Hmmmm… La Janet arriva sulla nostra posizione anche lei… Jenkins! Corri subito in cucina e dimmi se il cuoco sta facendo Fritti Friol, casomai ci dara una spiegazione per sapere perché tutte ste donne ci vengono addosso. Del resto, come se chiama sto cuoco?

- Seven Seagul, Capitan…

- ???... Sicuro???  Nettuno stridente! Capo Centrale? Cosa abbiamo l’archivio su questa Persefone?

- Aaaaaah Capitan, questa è una signorina molto carina… Maria Minotto per l’anagrafe, ho due o tre apparizioni sue nell’archivio, a l’epoca dove la sua pagina s’intitolava “L’attesa di Persefone” e suonava il pianoforte da sola con le sue composizioni. Dal 2013 studia un Master in Popular Music Performance a Londra, poi DAMS; Discipline delle Arti Musica e Spettacolo di Bologna, segue CET o Centro Europe di Toscolano di Mogol e in fine Berklee Summer School

- Ustia! Ha il pedigree…

- Eeeeeh si… Aprile 2015 esce il suo primo videoclip; Endless Time, poi tutto il giro: Febbraio 2016  Apparizione a Balcony TV  come “l’Attesa di Persefone”, del resto ha fatto la prima parte di Maddalena alla Bookique, febbraio 2018 altro video “Steal the ocean” , fa i concorsi Upload… Ha un canale sul tubo fornito bene. Firma tutte le sue composizioni e poi sparisce al Gulliver studio per registrare “Little soul” con Alessandro Battisti, che si incarica del recording, mix e master, si focalizza su suoi vocali e lascia Davide Dalpiaz al pianoforte e tastiere, poi Matteo Dallapè alla batteria, Valerio de Paola al basso con chi firma gli arrangiamenti. Produzione: Maria Minotto e Uploadsounds … Ha un piccolino sito web. Tutto li.

- Bueno… Scanner, spettrometro, decoder audio e doppler sul rilevamento, cominciamo!

- Aye, Aye sir!

Un basso fa bollicine su “Innocence (Your game)”, il piano forte può sincopare la sua partitura a piacere, appoggiato ad una batteria metronomica, fino al grosso buco dell’osso buco a 1.18. Ah ah! Che break, che ripresa… Bella dimostrazione di jazz classico per aprire questo album; intonazioni vocali perfette, cori calibrati. Brava, signorina… con questo avete la tutta la nostra attenzione.

“The only one dead” è un lento che si veste di tastiere scure, di percussioni intermittenti e di piano forte scucito… L’atmosfera cambia… ma una voce vicina ci avvita sul posto. Si deve resistere a l’insistenza di un giovane uomo dopo la sua esclusione: “I have found you at my door, always knocking and asking more, now it’s time for you to stay away

Le spazzole su rullante ci riportano verso un lento più jazzy. “Little soul” propone una strumentazione aerata, semplice e senza fronzoli, quasi una ninnananna. La voce, ovviamente, si distacca e sorvola in evidenza lo spazio lasciato libero. Always behind that door you dream the peace to come, Always behind that smile you hide the grief alone, You say it’s better You say no matter

Atmosfera “Supertramp” per le prime misure di “Over my smoking break” accompagnato da un video dalle immagini sovrapposte. Siamo su un groove frantumato come fette di pizza, fra stacchi in quali cori maschili brillano di consistenza: “hmm, hmmm…” Primo pezzo in quale i coristi riempiono notevolmente il ritornello e i versi.  If I was the one, forgive my mistake ‘Cause you are the one I’ve seen in my life Before every star was born”. Curioso modo di riportarci 180 milioni di anni dopo il “Big bang”, alla fine dell’era oscura, nella zuppa dei primi atomi formati.

“Love Delay” è la canzone la più spogliata dell’album; solo voce e piano forte per sottolineare la nostalgia delle parole. Il testo senza ritornello e ribadito due volte e sfumato dal pianoforte verso il finale.

“Every step of the road” comincia con la stessa calma. Progressivamente percussioni, poi basso portano il loro appoggio alla struttura di questo pop classico. La voce di Maria è un po’ più messa a contribuzione su questa canzone, includendo una bella, ma unica, spinta vocale su questo album.  Sicuramente un ingrediente da includere nel prossimo opus, se l’atmosfera delle composizioni lo richiede.

“Magic cures (poison)” rimane la mia traccia preferita Nell’album. Sicuramente colpa della sequenza di tre note di tastiere ripetute e su di quale il basso viene agganciarsi. Il piano forte viene camminare tranquillamente accanto, con i suoi quattro accordi a misura. Ancora una volta belli cori giustamente dosati accompagnano il tutto. Piacevole, l’integrazione del coro telefonato della voce di Maria sul ritornello. Bella canzone, veramente.

“Away” chiude la porta con calma, storia di non disturbare la quiete generata durante tutto l’album. Ci si rimane su l’incertezza che tritura la mente di Persefone da l’inizio dell’album: “I wonder if you should stay, I wonder if you should go away”. Lasciamola prendere la decisione da sola, in cima alla sua voce. O magari sulle due note basse del pianoforte che punteggiano potentemente la fine dei versi…

 

L’album Little soul è un’entità classica, raffinata ed elegante. Ho notato dei cori maschili semplici e classici, ma integrati al tessuto dell’album. Un pianoforte maestrale, una sessione ritmica dosata con giustezza. Maria Minotto ha saputo circondarsi dagli artisti giusti, per distillare al meglio le risorse delle sue composizioni. L’opus è disponibile al più grande numero. Il fioco in cima non è un optional… è   compreso nel prezzo…

Jones interrompe la mia calma contemplativa… ma per una volta, ci mette le forme:

- Capitan? […] Capitan?...

- Dimmi Jones…

- Janet Dappiano è ancora lontana… 31miglia, sempre a profondità 55, velocita 07 nodi, sarà alla nostra verticale fra 4 ore circa.

- Rimaniamo lì, sul fondo, belli tranquilli senza far rumore, fra poco sarà a portata di strumentazione…

Commenti

Post popolari in questo blog