Capitolo 111 Crinemia Ep Crinemia
[…] seguito recensione Yatus
- Secondo? Facciamo un “Ivan il pazzo” e andiamo a verificare che siamo da soli in zona prima di infilarsi sul tubo… Non vorrei ritrovarmi di fronte al nostro vascello ammiraglio preferito.
- Non credo che ci serve, Capitan… Dice Jones al sonar. Il vascello ammiraglio di Giusy Elle ci sta aspettando a l’entrata del tubo… Gira davanti…. Ostruisce la totalità dell’ingresso…
- Ah? Beh, cosi sappiamo che non possono manovrare NEL tubo…. Del resto, visto l’enormità del sottomarino non mi sorprende neanche troppo… ha provato contattarci?
- Lo sta facendo adesso, annuncia Jenkins davanti al telex, che sta srotolando carta perforata.
Mando quel ficcanasò di Jenkins davanti allo schermo dello spettrometro, anche se è spento, prima che s’incuriosisce troppo. E anche tempo di rifornimento. Il Wyznoscafo entra intero nella bocca beante del pantagruelico vascello ammiraglio. E una volta a l’interno l’acqua ne viene sufficientemente espulsa.
- Solo il personale di rifornimento esce: Carburante, viveri, parte di ricambio. Vado vedere l’Ammiraglio da solo. Annucio, dopo avere ripiegato il telex, per infilarlo nella tasca interna della mia giacca. Sono già pronto ad uscire dal boccaporto anteriore, l’ammiraglio appare sulla piattaforma con tutti suoi aiutanti di campo.
- Capitan Wyzno…. Che piacere rivederla! Facciamo due passi, se vuole…
Il tono è cambiato, la sua corte è rimasta in piedi e sono raggruppati sulla piattaforma principale, ci avventuriamo sulla passarella che fa il giro completo dell’immenso bacino interiore. Oltre la ringhiera guardo il suo equipaggio aiutare il mio, a rifornire il Wyznoscafo.
- Questa volta devo dire che ho una lista di interviste per l’Electric Duo project, piena fino a dicembre e n’e arrivano altre, anche mentre parliamo. Sono un po’ impegnata, ho dei dossiers che si impilano… pero tu…. Vedo che sei in gamba ultimamente…
Mi afferra la guancia con due dita, come al solito, e ci dà un mezzo giro. La guardo… resto silenzioso… dopo un momentino di esitazione, lei riprende:
- I rumori sono confermati: gira un 4 Tracce dei Crinemia sul tubo. Non so perché lo rilasciano solo lì…. Lo so che è un Electric DUO e che sono di Trento ma… Ti va di fare un’inchiesta? Poi mi passi il rapporto che ci do un occhio e lo metto anche nel mio archivio…
- Certamente, Ammiraglio.
- Per aiutarti ti metterò in contatto con un agente dormente via la rete flash, nome di codice “Pondero” potrebbe essere utile, cioè, vedi tu… ti serve, non ti serve… decidi. Devo scampar dagli Sdang, Ok?
Il rifornimento si è concluso, come un pit-stop di formula uno, abbiamo concluso il giro della passarella, rendo l’Ammiraglio al suo staff, rinchiudo il boccaporto anteriore e in 10 minuti siamo sputati fuori dal mastodonte subacqueo, e Jones sta già dettagliando accuratamente l’interno del tubo…
- Segnale nel 045, rotta nel 150, profondità 090, velocita 010, distanza 30 miglia. Ci passeranno di dritta, accanto a noi, fra 3 ore… distanza minima 08 miglia, stipola Jones.
- Ferma propulsione, appoggiamoci sul fondo, tutta strumentazione in funzione, Capo Centrale hai qualcosa?
- Il gruppo e composto da Luca Togn alla voce e batteria, poi Lorenzo Angeli alla chitarra. Sono di Rovere della Luna, L’EP è stato registrato dal “Bepi” al “Old country studio” di Ravina. Hanno collaborato alla registrazione Marco Palombi degli “Humus”, “Daniel Nardon” che suona sia nei “Cannibali commestibili” che nei “Poor works” e Maurizio Togn dei “Cannibali Comestibili”. Il suono bello pieno della chitarra viene dall’uso di amplificatore da chitarra e quello da basso… Tutti e due insieme!! Abbiamo già un rapporto del concerto a l’Arsenale, con I Cannibali e hanno appena fatto un concerto con “Weeder Report” e le “Mosche di Myagi” al CG di Aldeno Il 18 scorso. L’EP è appena uscito in forma fisica, è già in assaggio sul tubo da n’pezzot’ e uscirà a breve per gli scaricatori on line… Questa informazione ci arriva da un certo “Pondero” … Mai sentito prima… Ecco che arrivano i dati dello spettrometro …
- “Pondero” è una… carta segreta… che abbiamo in manica… Cominciamo!
Il doppler conferma il suono speciale della chitarra e l’amplitudine del suono ricoprendo pienamente tutto lo spettro audio, dà a questa registrazione un tocco particolare, la voce grezza incolla all’aspetto rock ruvido. Le partiture della batteria sono precise e rappresentano la carpenteria solida su quale si appoggia tutto. Non sarei sorpreso di vedere le performance dal vivo con la stessa precisione, anche se cantare e battere non è un esercizio per tutti.
“Etica” è un rock leggermente pesante a cavallo sui riff di “Led zep” e il suono dei “Audioslave” con una spolveratina di Lenny Kravitz sui bordi… per dare un’idea. Comunque è un bel rock grintoso, non facciamo nella dentelle da queste parti. Chi calza le cuffie, potrà individuare la presenza discreta, ma caratteristica, di Marco Palombi nei cori. Una firma apprezzata, una bella cauzione portata a questa registrazione. Il dosaggio del missaggio dei vocali è giustissimo al mio parere; abbastanza da sottolineare il testo, non troppo da individuare la forte e caratteristica voce di Marco al primo colpo. Bisogna cercarlo…
La totalità del EP bagna in un’atmosfera “anni 70 riciclata genialmente”. Il ritmo ancora lento ma potente di “Pronto ad esplodere” si ricollega allo stile della prima canzone. L’atmosfera e Heavy. Stupendo break dopo il primo ritornello a 1.39, il canto riempie lo spazio con versi aerati, su riff di chitarre modo Audioslave. Nuova leggera presenza di Luca Togn nei cori, per raggiungere lo stesso effetto, stesso dosaggio nei backing vocals. Una costante su questo EP.
L’introduzione di “In debito col tempo” è un rock seduto su un beat più rapido… e sembra accogliere un basso. Ricadiamo su un altro beat heavy, per il testo nostalgico della caccia al tempo che hai alle spalle. Verso 3.10 il pezzo riparte per uno break strumentale un po’ più spettinato della media. Si può, di fatti, chiedere “datemi un'altra vita” lo faccio da un casino di tempo, senza successo pero. Il ritornello torna su questa richiesta prima di inchiodare il finale…
“All’origine” rimane nello stile di queste 4 tracce; heavy blues con chitarre grezze di fonderia. E sempre questa voce rauca e grezza che spinge duro, insieme alle corde rabbiose, sul martellamento metodico della batteria. Un break prende posto dopo il secondo chorus, solo basso e batteria martellano in crescendo “Sei uguale a me, non ti nascondere” circondate da voci malsane che accentuano l’aspetto ansia del momento.
L’Ammiraglio Elle si mangerà sicuramente le unghie dalla gelosia, per averci lasciato questa missione, proprio nello stile musicale che piace a lei. Scommetto che salterà addosso al duo, appena ne avrà l’occasione. Questo EP è la prima realizzazione del duo, arriverà sicuramente un album o un altro EP se questo qui funziona bene, entra nell’archivio dell’Ammiraglio Giusy Elle, e farà referenza.
- Segnale! interrompe Jones al Sonar; firma sonar in trattamento … Candirù… Doppio segnale! Un album e una raccolta nel 345, rotta nel 180, velocita 04 nodi, distanza 20 miglia, profondità 045… Nuovo segnale!!! firma sonar in trattamento… N.A.N.O. nel 080, rotta nel 201, velocita 08 nodi, distanza 08 miglia profondità 055.
Mi giro per guardare l’ago del profondimetro di rame e il suo ago indica 070.
- Aye aye sir!
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