Capitolo 183 There Wolf EP Raw Materials

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[…] Seguito recensione Luca Lorenzi

- Segnale, nel 270, rotta nel 359, distanza 14 miglia, velocita 2 nodi, profondità 045, mi sembra che ci sono schedati dentro, al meno due… confermo fra un attimino.

Jones ci tira finalmente fuori dal torpore in quale eravamo a svagare durante l’ultima settimana. Vero che eravamo in pattuglia nel vuoto circondante a chiederci se eravamo vittime di allucinazioni uditive in questo deserto tridimensionale. Qualche single è stato rilasciato nel periodo; Jambow Jane, Francesca Endrizzi, Sadsam Sadsun, Elystories, the Bankrobber per citare i già schedati. Pero, per le nostre missioni orientate su Ep e Album eravamo piuttosto tranquilli. Mi solevo nella mia poltrona del centrale, raddrizzandomi in una posizione più adatta ad un comandante, spiaccicato come un ectoplasma che ero, inzuppato nella mia noia e la mia immobilita.

- Due schedati, Ricardo Pro dei Samsa Dilemma e Fam Facenda dei Orcomondo e Brutta Banda.

Ula! Jones è molto più rapido di me a prendere la parola, devo riprendermi un po’. Afferro la mia tazza di caffe, che sento fredda e vuota, da al meno tre ore.

- Rotta nel 310, avanti 2 nodi, Capo? Fammi una richiesta di dossier, sulla rete flash, Jenkings? Rifammi il pieno per favore, due zuccheri.

- Aye, aye sir!

- Arheeem…. 14 miglia… ok… scanner, doppler, spettrometro, decoder audio…

C’è qualcosa che non quadra nei dati del doppler. Mi sto chiedendo cosa abbiamo scovato. Magari il rapporto de l’Intel mi riposizionerà gli occhi davanti agli buchi giusti. Jenkins torna con la mia tazza di caffe, il Capo centrale lo segue.

- Allora, questa è un po’ complicata, quindi vado piano. There wolf si compone di tre membri: Fausto Postinghel al Basso, Ricardo Pro alla batteria e Luciano Altomare alla chitarra, tutte le tracce sono firmate Fausto Postinghel e Luciano Altomare. Tranne che Luciano Altomare viene a mancare in Novembre 2018. 5 Brani strumentali dovevano essere messi in scatola, ma solo 4 registrazioni sono state concluse nell’inizio 2018. Fausto e Luciano avevano iniziato a suonare assieme già dal 2010 nei Revolter, un gruppo alternative rock di Trento in cui militavano anche Sara Facenda e Maria Franceschini. Il gruppo ha avuto vita breve e per un altrettanto breve periodo Fausto, Luciano e Sara Facenda avevano formato i Niki Darko. Naufragato anche questo progetto Luciano e Fausto hanno continuato suonare in sala prove per alcuni anni e hanno composto una manciata di brani strumentali. L’incontro con Riccardo Pro, cantante e anima dei Samsa Dilemma, nonché batterista, ha consentito di dare una forma compiuta alle composizioni e ha stimolato a registrarle. L’intento era quello di realizzare un lavoro grezzo, diretto, da cui il titolo Raw Materials.

- Quindi eco il collegamento Con Maurizio Facenda e il suo CantinOne studio di quale abbiamo già parlato per Orcomondo e “Soundtrack for imaginary stories” L’album vinile tirato ad 1 solo esemplare.

- Esatto, Capitan. Proseguo: Nell’autunno del 2018 hanno iniziato a missare i brani al CantinOne Studio di Maurizio. Luciano Altomare è l'amico a cui Ricardo Pro aveva dedicato l’ultimo brano dell’album “Everyday Struggle” dei Samsa Dilemma intitolato "21 November 2018", dove Enrico Merlin suona la chitarra e Paolo Trettel il flicorno. Di recente hanno voluto terminare il progetto, quindi le piste sono state masterizzate da Carlo Nardi nel 2019 presso SoundMusicProduction.  Il primo brano del EP “Piktor” è stato diffuso su Rockabout.it nel 2022 e riporta il tutto a galla. Il Cd non è in vendita ma si potrà sicuramente trovare allo scarico…

- E da dove viene il nome del Gruppo?

- Il nome prende spunto da una battuta del film Frankenstein Junior.

- Davvero? There wolf! ... (nitrito equino) There wolf! (nitrito equino) Ho capito… Cominciamo!

Riusciamo a capire profondamente le ovvie ragioni di portare a termine questa impresa. Oltre le composizioni, l’aspetto umano, le circostanze ancora sconosciute per noi della mancanza di Luciano, prendono un aspetto preponderante. Un lavoro di posterità, ma non solo. La mia solita battuta “trovo che il basso dovrebbe essere un pelin’ più avanti” svanisce nell’ovvio equilibrio delle tre entità registrate qui. Il basso è bello tondo, la chitarra trova nell’assenza di canto uno spazio per creare melodie. Niente assoli spettinati, ma motivi trasformati in frase allungo un racconto senza parole. La batteria di Riccardo possiede un suono diretto e puro, senza fronzoli, i suoi interventi colorano il quadro disegnato dagli due altri.

“Piktor” dà il via a questo gruppo di 4 brani, e rimane l’unico pezzo ad essere stato diffuso su rockabout.it, la web radio di Dro materializzandone, per l’occasione, il rilevamento. La traccia è la più lunga del EP e scorre su un tempo medio, ci troviamo un basso al suono rotondo e delle percussioni discrete, fino allo stacco verso 1.30. dove la rullante entra in scena per cadenzare il pezzo. La chitarra offre variazioni alla settima di suoi accordi. La natura grezza dell’esecuzione del brano dà una atmosfera di sala prove, di un’apparizione dal vivo e senza rette, ne sovraincisioni, ne quantificazione.

“Deeper” è da lontano lo strumentale che mi piace di più. Il ritmo calla di qualche battute e la partitura dei tre strumenti si sospende di concerto, per un attimino, di mezzo al tema musicale del pezzo. La chitarra è molto più espressiva e va cercare qualche radice nel blues. La melodia del tema è molto piacevole. Scommetto che sia il brano che spinse Riccardo ad incoraggiare il gruppo a registrare, talmente la traccia si distacca dall’insieme.

“Waiting for Mr V.” offre il rilievo sonoro che la partitura di basso porta, distaccandosi della chitarra. Ci si calla ancora un po’ di più nel ritmo, per uno strumentale ancora più calmo e posato. Il secondo minuto introduce un sostanzioso ponte musicale. La chitarra diventa più cristallina e si espande nella riverberazione. Il tema principale torna per il finale, ma leggere alterazioni nella sua sostanza evitano la reiterazione dell’introduzione. Giudizioso.

“Sunrise” comincia come la traccia la più lenta del mini album. Chitarra e basso si incaricano di condurre l’introduzione a l’unisono. In poche battute, il brano passa dal passo al trotto, sull’impulsione della batteria. Al secondo minuto, colpi più marcati sulla rullante aggiungono una marcia all’andamento del brano. L’energia cresce seguendo l’alzare della nostra stella, un nuovo mattino è nato e le percussioni riprendendo l’introduzione, promettono un ciclo per il giorno successivo.

Questo Ep non sarà probabilmente mai suonato da vivo.  Ma i protagonisti intorno a questa modesta, ma onesta registrazione, sia strumentisti o nel campo del missaggio e del mastering, sono membri attivi e anche iperattivi nella musica regionale odierna. Ho sempre imparato da loro che l’ascolto attento e ripetuto porta sempre nuove prospettive per stendere un orizzonte più largo.

- Secondo mi traccia una strada per la base Nibraforbe. Credo abbiamo bisogno di rifornimento.

- Aye, Aye sir.

- Jones so che ci sono movimenti in zona, non farmi troppo zelo. Ok?

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