Capitolo 98 Orcomondo album “Brevi Isolati Rovesci A Carattere Temporalesco”
Eravamo puntati dritto verso la cascata di Sardagna, l’entrata segreta della base Nibraforbe, con una buona velocita, leggermente suggerita dalla voglia di tornare a casa al più presto. Onestamente, ci vedevamo pronti ad ormeggiare, con fiocco e doppio nodo, il Wyznoscafo alla sua piattaforma, prepararsi al Trentin Music Award 2018 e rendere l’equipaggio alle loro famiglie, dopo un anno riempito di numerose avventure. Avevamo prodotto 28 rapporti di missione durante 2018, in un anno eccezionalmente intenso, e questo contrastava con gli 8 o 10 missione che facevamo negli anni precedenti. Comunque c’era anche soddisfazione abbordo e l’archivio straboccava di dati su 185 gruppi, 2560 canzoni in tutto, per un totale di 155 ore di musica Trentina. Nell’arco dell’anno avevamo imprudentemente sbandato verso hard rock, Metal, Punk e Hard core, che non era nelle nostre abitudini… Eravamo specialisti in NIENTE, ma la nostra tesi si scriveva a buon passo. Purtroppo la nostra vita non era un fiume tranquillo:
- Capitan! abbiamo un segnale proprio davanti a noi nello 00, distanza 19 miglia, rotta nello… 00, profondità 09… velocita… Che strano… sembra girare davanti a l’entrata della base, annuncia Jones al sonar.
- Eh beh! Ci mancava solo questo… Non possiamo entrare alla base senza rivelare il passaggio segreto. Chi sono? Da dove vengono? Dove vano? Possono pagare un fiorino? Trattamento firma sonar! Voglio dati!
- Eeeeeeeh, n’attimin… Orcomondo, Capitan… firma sona registrata. Risponde Jones.
- Ah? Beh… e perché sono lì? C’è un album? Capo Centrale, cosa diset?
- L’Intel ha appena sfornato un rapporto sulla rete flash, Capitan. Il Gruppo è composto da Maurizio Facenda: Chitarra elettrica, voce, basso, synth e programmazione. Claudio Ruatti: Chitarra elettrica, cori. Romeo Arnoldo: Basso, cori. Thomas Virgilio: Batteria. Sono tutti stati membri di gruppi trentini come MamalBao, Fonda Sisters, Smog Ecologico, Trimocnik, R.E.S., Corrado Nascimbeni Kino Band, Toronto Drum Machine… L’album “Brevi Isolati Rovesci A Carattere Temporalesco” è prodotto da OrcoMondo. Tutti testi e musiche scritte da Maurizio Facenda, tranne “Radio Marilina” e “Only lies”; testo scritto da Claudio Ruatti e la musica di Maurizio Facenda. Registrato, Mixato e Masterizzato da Maurizio Facenda, durante due anni tra ottobre 2016 e luglio 2018 nel CantinOne Studio di Trento. Non abbiamo un riferimento di quel studio e penso si tratta di una metafora di “Airforce One” per raffigurare uno studio fai da te. Sono stati invitati un po’ di amici a suonare su l’album: Massimiliano Arnoldo, batteria Su “Bianco fiore”, Sintetizzatori e Moog Theremin su “bianco fiore” e “Cani”, in fine Federico Schmucler, suona la Pedal Steel Guitar e chitarra acustica in “Radio Marilina”. Tutto lì, tranne un messaggino finale che fa presa poco cosi: “La presenza di imperfezioni, colori, increspature, sono volutamente e normalmente presenti, costituendo caratteristica del prodotto e la speciale manifattura artigianale. Cogliere a pieno il momento e la storia ci rende veri e vivi.”
- Beh, passiamole alla padella su ambo i lati finché sgombrano il passaggio, cosa diset Secondo?
- Non abbiamo altre opzioni. Tanto andranno sicuramente a suonare qua qualche parte e lasceranno il passaggio libero…
- Strumentazione in funzione cominciamo!
A dire la verità, le prime analisi di dati del decoder audio non rivelano increspature e neanche tanto allo scanner. Siamo davanti a 11 tracce cantate in inglese e in italiano, con inserti in spagnolo quando serve. Le canzoni sono in un buon rock classico, senza stranezze innovative, ne esplorazioni avanguardista. Loro stessi affermano: Orcomondo è un messia dei giorni nostri, o forse un supereroe indie. Scrive pezzi istantanei, un riff, un giro, un bridge e forse un solo ed una coda; cosa serve di più ad una short pop song per entrarti in testa? In fine, il prodotto finale è quadrato e rivela un lavoro accurato e una costruzione paziente. Il suono è buono per una registrazione artigianale, ci si può discutere di dettagli, di gusti o di scelte per l’aspetto finale, ma la maggior parte dell’udienza ci troverà ampiamente il suo conto.
“Orcomondo” apre l’opus in un’atmosfera punk. Io, faccio subito una correlazione, che non mi esce di testa: “Alcola” dei Supercanifradiciadespiaredosi” nel loro album “Mondo Cane”. Magari il lato provocante della voce mi ricorda i vocali di Re(u)mo in questa traccia. La canzone è corta ed è posizionata lì per scoppiarvi in faccia a l’apertura del pacchetto.
Si parte direttamente verso le cose serie con lo stupendo “Stop fucking cars” e il suo agganciante ritornello che consiglia di fermarsi quando uno passa sui passaggi pedonali, anche se ha le cuffiette in testa. “Stop fucking cars I’m walking through the white lines”. Il pedone è esasperato, prende la mira con il suo bazooka per schiarire il flusso delle “Fuckin’ cars”. Per lo meno, il ritornello rimane in testa allungo: una perla!
“KarmaGatta” è un bel rock classico in quale Claudio Ruatti prende il fronte del palco, per una scena domestica: “Sei stufa del mio gatto, sei stufa anche di me, non te ne rendi conto, son stufo anch’io di te” Ok… separatevi, ma risparmiate il gatto….
“La mia Stanza” è un rock campato su un tempo medio, con voce calma che scorre sul rilievo dei versi. E da lontano la traccia la migliore dell’album, annusa di “Audioslave” nella partitura di chitarra ritmica che punteggia certe frasi con un sincopato micidiale. A cercare la piccola bestia l’avrei messa un pelo più avanti, con un suono più mordente, perché meritava. Monumentale. Uno hit.
La doppia voce di “Bianco fiore” appesantisce un po’ i versi del pezzo, per lasciare una voce solista decollare meglio nei passaggi alti. L’atmosfera generale del brano è piuttosto dark, quasi oppressante soprattutto dopo 1.40, con l’arrivo di una voce sussurrata e sformata da effetti strani, che galleggia appena sul lungo pianto delle chitarre…
Atmosfera tex-mex per “Radio Marilina” con fischi alla Moricone e chitarre chiare limpide per raccontare la storia di chi lascia sua famiglia da l’America latina per spiaccicarsi sul muro di Trump. Da veramente il sentimento del senso unico. Bella raffica di bongos per rialzare la voce radiofonica, le sirene della polizia e una vita migliore, fatta di corse e nascondino… finché puoi.
“Johnny” ha un gusto di “The knack” e un testo fatto di una miscela; inizio verso Italiano, fine verso Inglese, per raccontare le disavventure di Johnny, il re del ballo, in discoteca.
“Christmas song” sembra costruito con una ricetta rubata ai ZZ top, semplice ma efficiente. Atmosfera pre-tragedia con lo svitato di servizio che pattuglia armato, durante la notte della vigilia “…and everybody plugs THEIR lights, and everybody writes desires…” mentre lo svitato prova di fare un cartone...
Notevole “Only lies” cantato da Claudio Ruatti in un’atmosfera west coast anni 70. I belli riffs di chitarra, alla moda Ben Harper, confermano la paternità dell’ispirazione e l’aspetto revival della traccia. Bello finale sospeso, per rafforzare il sentimento generale di rock californiano. Bel pezzo.
“Cani” gradisce di un video che gira intorno a un paio esagerato di occhiali da sole. Mette avanti il paragone sfuocato del cane e del suo padrone, poi con l’umano… e il suo padrone. Che molto speso, lo sfuocato non c’è.
“Sogni e caffe” sembra concludere l’album con un po’ di muscoli. Normale, la dosa di caffeina richiesta in lungo e largo durante la canzone, da spessore al basso e alle chitarre. Rock qua, c’è n’e…
Sorpresa di Natale, prima di Natale; c’è anche una traccia fantasma, che porta a 12 il numero di tracce (che generosità! Non dovevate, ragazzi!) per un “Tutto in una notte” che racconta le rogne di babbo Natale nel suo giro, su tema di “Tu scendi dalle stelle” sparato alla chitarra elettrica. Povero! Ma un sindacato per lui non c’è??? E le rivendicazioni portate avanti in questo brano, a chi darle? Ai bambini buoni??? Condizioni di lavoro? Paura di volare? Vomito mentale? Freddo cane? E chi li porta un regalo a lui? Eh!
- Capitan, il rilevamento sta muovendo! Rotta nel 086, velocita 5 nodi, profondità sempre 09… annuncia Jones. Son diretti verso un Live a San Michele a L’Adige.
- Lasciamoli percorrere un po’ di strada prima di puntare verso la base, non voglio svelare la posizione del passaggio segreto. Secondo, aveva visto giusto. Li lascio il centrale per la manovra di ingresso nella base Nibraforbe.
- Aye, aye sir!
Torno verso la mia stretta cabina. L’equipaggio che incrocio sul mio cammino e febbrile d’impazienza, presto saranno tutti in famiglia. Mi rimane ancora un compito da fare, per concludere questo anno intenso. Magari, subito dopo il “Trentin’ Music award” mi metterò in cerca di un sindacalista serio per Babbo Natale… Anche al costo di andare in Francia….
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