Capitolo 50b Reversibile EP Revisioni
- Segnale di un trio Rock indus, Capitan! Nel 045, profondità 100, velocità 20 nodi.... scandisce Jones!
- E chi sono, sti qua?
- Reversibile, Capitan!
- Nen da veder, dai! Lasciamoli prendere un po’ il largo, rotta nel 045, profondità 100, velocità 20 nodi. Attacchiamoci de drio nella loro scia, rimarranno sordi come un (Mezzo)palo... Mi dica Secondo, la vedo perplesso....
- Stavamo diretti verso la base Nibraforbe per rifornimenti, Capitan....
- Capo centrale, darmi un appunto preciso su carburante, riserva alimentare, e lo stato della calcia sodata.
- Aye aye, sir!
- Non sta per dirme che manca birra abbordo per caso, Secondo?
- Arhem.... No, Capitan...
- Nen allora! Jones? Sonar!!! Jenkins? Spettrometro e decoder audio!! Capo centrale? Scanner, Doppler e occhio agli dati...
L’Intel aveva segnalato, poco fa, un apparizione su balcony TV, ed ero rimasto colpito dalla musica che quei tre sfornavano. Proprio il mio tipo di suono: una miscela rock e sequenze programmate. Talmente entusiasmato che l’ho sentito tre o quattro volte di seguito. Qualcosa pero mi lasciava perplesso, a dire la verità non mi aspettavo la sorpresa che stava per colpirmi. Tanto il capo centrale campato davanti al telex della rete Flash stava raccogliendo carta perforata ed era pronto a distillare il suo rapporto:
- Allora, il gruppo Reversibile esiste dal 2014 grazie all’incontro di tre musicisti di diversa formazione e varie influenze artistiche. Gli membri sono; Corrado Fago Golfarelli, autore delle canzoni e cantante-bassista, Michele Cologna, arrangiatore e chitarrista, che viene dal famoso gruppo Trentino “Blame”. In fine Nicola Nannini, batterista elettro/acustico si occupa anche dei campionamenti. Questo EP è prodotto da Reversibile, Pietro Foresti e Andrea Ravasio. È stato registrato da Andrea Ravasio presso lo Studio Frequenze di Monza. Missato e masterizzato da David Gnozzi presso MixbusTV e Rockstar Recording Studio di Grosseto in Toscana. Dal 2016 Reversibile è presente su Spotify e iTunes con l’EP “REVISIONI”, autoprodotto e masterizzato per iTunes da Mauro Andreolli presso Das Ende Der Dinge di Trento. La loro apparizione su Balcony TV le fa apparire nel fascio del nostro sonar. Sembra che sono stati notati dalla Universal e che stano allo stato delle negoziazioni. Tutti li.
- Capo centrale portatemi gli dati dello scanner...
- Eccoli, Capitan.
- Mi faccia una rilettura più dettagliata solo su quel bassista cantante...
I risultati confermavano l’oscuro segnale organico del mio quinto senso e mezzo: Nel 1995, prima ancora di pensare un giorno diventare comandante di sottomarino, passavo il mio tempo poco distante dalla base Nibraforbe sul monte “Praticiglio Pirania” che culminava a 2098 msm e in cima, c’era un bar a vista panoramica. Un lavoro d’estate aveva condotto un giovane “Corrado” a lavorare lì con me. A dire la verità, non andavamo tanto d’accordo, perché lui era più svitato di me. Avrebbe potuto, per esempio, essere più figo che non mi avrebbe disturbato per niente. Cerano, a l’epoca, campi in quali non accettavo concorrenza. In cima di tutto, lui ascoltava musica strana, non conoscevo un solo gruppo del pacco di CD che aveva portato su al Bar. Lui le suonava in sotto fondo e quando mi lasciava un po’ da solo mettevo Elio a chiodo, per il più grande piacere della clientela: Squelerelesc! Katraparupai!
E adesso era lì a profondità 100 davanti al Wyznoscafo....
- Cominciamo!
Un EP “Revisioni” di quattro tracce è disponibile da l’ultima primavera ed inizia con “Sepolta viva”. Quello che colpisce tra l’esibizione dal vivo e l’EP, è il fatto che la registrazione rimane sotto il dominio delle sequenze, dei rumori, degli effetti, tutto molto equilibrato e fatto bene, mentre la versione dal vivo di Balcony TV è il regno della chitarra, e suda rock da tutti pori. Sul balcone del Muse, le macchine sono rilegate in secondo piano e Michele Cologna anche sopranominato Patrik Bateman e la sua chitarra con effetti cosmici, invade lo spazio lasciato a disposizione: E rock indus... D’accordo! Ma è Rock! Nico alla batteria conosce i trucchi del mestiere e il tutto forma la piattaforma ideale per la voce bassa e profonda di Corrado. E quel animale sa cantare.
Guardiamo da più vicino la versione del EP, adesso, solo per la forza del paragone. E proprio questa chitarra che manca nella registrazione meccanica di “Sepolta viva” su questa registrazione. Rimane una traccia interessante, ma chi ha gustato la versione di “Balcony TV” non ci troverà il suo conto. Questa è una versione plastificata. E il dominio delle tastiere, del programma, brilla e rifletta luce perché e impacchettata nel Domopak, potrebbe anche essere suonata senza musicisti, è stata svuotata da suoi componenti organici, vivi, quelli che sudano, sanguinano, urlano e piangono. Solo da questi indizi gli “Reversibile” sono un gruppo da vedere dal vivo. O al meno quello che sentirete sul palco, non sarà la riproduzione fedele del disco perché sanno dosare vari ingredienti per fare evolvere una canzone.
Non c’è da preoccuparsi più di tanto che “#52” è qua per tirar la riga e riaggiustare gli conti. Un bel ritmo tosto sostenuto da un tessuto programmato in sottofondo annuncia un rock alla chitarra mordente. Bella serie di effetti sulla voce intorno a 2:30, e sempre questo canto, questa voce piena, accattivante e robusta, che ritroviamo con piacere su tutto l’EP, del resto.
“L’amore e l’aura” cala di tempo... E un lento, un bel lento orchestrato, un lento nuaaaaarr! Ma nero, nero... ancora sepoltura e morte a tutti piani. Pero nero bello: Piano forte, tastiere, pioggia, temporale, funerale, nostalgia, ferite d’amore, lasciami pero crepa carogna! Una canzone importante in un altro stile, magari una traccia molto più destinata alla produzione del duo Foresti-Ravasio, invece che “Sepolta viva”.
Chiudiamo l’EP con una cover di David Bowie del 69, nella versione Italiana , di “Space oddity”. La scelta della canzone “Ragazzo solo, ragazza sola” viene scelta più per il contenuto del testo (firmato Mogol) che per l’omaggio a Bowie. Cioè, si intona con la meteorologia generale del EP: Scuro, triste, doloroso e nero. Chiara sostituzione del famoso riff di chitarra ispanizzante con qualcosa di più muscoloso, avendo naturalmente il buon gusto di togliere l’hand clapping dell’originale.
Ecco quattro tracce che finalmente distillano il lato scuro del trio in quattro modi veramente diversi l’uno da l’altro. Questo rivela buone capacita di composizione e di arrangiamenti, sicuramente il risultato del chilometraggio accumulato da Michele Cologna negli “Blame”. Risulta ovviamente l’impazienza di aspettare le 11 tracce, dell’album promesso, durante l’intervista di Jenny, per 2017.
- Capo sulla base, Nibraforbe, ho un po’ sete... di colpo... qualcuno ha una birra?
- ...
- Bella fresca, dai!

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