Capitolo 72 Horrible Snack album Your Neighbour's Shingles Will Ruin Your Garden
Lasciamo Maria Devigili nella nostra scia per mischiarsi discretamente nel pacco compatto delle uscite di questo inizio anno 2018. Stiamo entrando nel quadrante di 20 gradi intorno al 102 e i rilevamenti sono sparsi intorno a noi, Jones ha le orecchie incollate al segnale dei “Horrible Snack” ... Qua intorno ci sono pezzi grossi come Francesco Camin, Rebel Rootz, Bankrobber, poi novelli come Giorgia Job. Francesco Armani, lui è disperso in quattro rilevamenti diversi; tutti single rilasciati su Bandcamp.
- Nen pian qua de mez, che nessuno ha fatto la differenza fra noi e gli altri rilevamenti. Jones, registrami la firma sonar della Giorgia nella banca dati, che sappiamo ritrovarla quando ci vorrà. E infiliamoci de drio agli “Snacks”.
- Allarme! Segnale... da... da... Dappertutto! Viene da dietro! Siamo.... mannaggia! INGOIATI! È ENORME... Capitan!
Jones ha sparso il panico abbordo. La paura si legge sugli occhi del personale del centrale. Il capo centrale è di nuovo in ginocchio, lo sguardo perso oltre le tubature del soffitto e mammona preghiere, come se fosse utile a qualcosa.
- Per le Trippe di Richard Dawkins! Non temere! Nettuno Stridente! E l’Ammiraglio Giusy Elle del Electric DP! Cosa ci fa qua di mezzo??? “Horrible Snack” è un trio! Cavolo!
Il Wyznoscafo trema. Si appoggia su qualcosa di metallico, fa un rumore d’inferno, lo scafo soffre.
- Capitan, La pressione si è abbassata del tutto, siamo a secco a l’interno di qualcosa... esclama il Secondo.
- Rimanete li. Vado a dar un’occhiata. Nessuno si muove... Capito?
Il boccaporto posteriore si apre senza fatica, spingo e lo faccio pesare sulla sua cerniera. Qualcuno mi tira l’orecchia! Dal male che fa, salgo gli ultimi gradini di corsa.
- Wyznoooooooo! Aaaah Aaaaah! Brufolazzo ortografico! Pagliaccio grammaticale! Verme della sintassi in decomposizione! Lobotomizzato degli accenti! Foruncolo linguistico! Mucca spagnola della lingua di Dante! Eccoti ancora alla mia mano... Principiante!
L’ammiraglio Elle ha una voce dolcissima... Esco del tutto, mi ha tirato fuori dal boccaporto tirandomi da l’orecchio, come un allievo delle elementari. Tutto il Wyznoscafo tiene a l’interno della pancia enorme del vascello Ammiraglio. Sono scombussolato... Sento che sto per passare alla padella, richiudo il boccaporto, per far che nessuno sentisse la sculacciata che sto per prendere.
- Fai bene richiudere Wyzno, c’è na puzza di calza fermentata, lì dentro. Sorpreso? Eeeh?? EEEEH!?? Eh sì! Da quando mi occupo, E del programma della Rari Nantes, E dal EDP, mi hanno dato un vascello Ammiraglio a dimensione delle mie responsabilità... Ti stai chiedendo cosa ci faccio qua?
- Si, appunto, stavo sulla traccia dei “Horrible” ed è un trio...
Tutto il suo staff in riga dietro di lei scoppia da ridere grassamente. C’è anche Martina del Underground zine, mi fa un segno della mano. Rispondo con un colpo di mento e un sorriso timido.
- E no, carino... l’album è stato registrato da i due fratelli Omezzolli DA SOLI. In duo! Gioele era preso per lavoro e non ha potuto neanche fare tante prove con loro... l’album è stato registrato fra giugno e dicembre 2017... registrato, mixato e masterizzato da EDOARDO... come un grande... ti ho seccato, eh?
- Si... Devo dire... si... Chiedo scusa di avere calpestato le sue aiole, Ammiraglio. Pero ero su un fottio di rilevamenti e chiedo il permesso di tornar in missione. Ne ho già pieno le braccia, li lascio “Shingles and garden” se vuole e tolgo il disturbo da subit.
Siamo interrotti:
- Ammiraglio! Ho Nicola Sartori, il direttore artistico sulla rete flash, “Kabra e Rudy” per il 24 febbraio 2018 hanno domande importantissime da formulare. C’è l’ho qua su l’interfono wifi se vuole...
- Vegno da subit! (a voce bassa verso di me) Sai che hai una fortuna de quelle toste, mio vecchio petomane. Rimettiamo a galla la tua latina di ferro e la sputiamo fora. Pero come l’ultima volta mandami un reso conto, che tutti duo regionali devono entrare ANCHE nel mio archivio. Poi a voce alta verso il suo staff: passami l’head-set! Liberare il Wyznoscafo! Sgombrare!!!
Mi becca la guancia e ci dà un mezzo giro; fa un male boia. Saluto militare. Lei e il suo staff sgombrano. Mani su manovella. Boccaporto aperto. Poi chiuso. Sgommare. Son di nuovo nel centrale mentre l’acqua invade di nuovo il vascello ammiraglio. Ho notizie per il centrale:
- “Horrible Snack” hanno registrato in DUO! Nettuno stridente! In Duo! Eco perché l’EDP era dietro di noi!
Lascio al capo centrale, che aggiorna subito l’archivio mentre usciamo del mostro subacqueo. Mi tengo la guancia... fa male. Il Secondo è sorpreso, Jones ribecca il segnale degli Snacks come un professionista di alto volo... Jenkins lancia il Decoder Audio, lo scanner ronza. Cominciamo.
La copertina, come tutte quelle precedenti, porta ne nome di gruppo, ne titolo di album. La playlist comporta 16 tracce ma l’album sembra corto, nei suoi primi ascolti; la durata media delle tracce sembra aggirarsi intorno a 2.20. Fa eccezione “Never wanna go” con i suoi 4.26. Edo impugna una grossa fette di lavoro su questo album fatto in casa: composizione, canto, chitarra, basso, registrazione, mixaggio, mastering. E il suono è semplicemente limpido ed è questo il più sorprendente. Sebastiano si concentra sui cori, batteria e la scrittura di “Cleaning an indigo trunk” L’album rimane una perla del garage punk, non è aggressivo di suono, né di contenuto, ma ed energico tutto allungo. I Fratelli Omezzolli non sanno stare immobili più di 5 minuti, hanno la febbre della creazione... vabbè che ci si può continuamente andare avanti, ma non come un TRENO!!! I rock critics locali hanno il fiatone dietro di loro. Notare anche che hanno un modo particolare di scrivere le canzoni. E un modo tutto loro; se c’è una maniera classica di strutturare un pezzo I “Horrible Snack” lo smonteranno per proporre qualcosa di unico e lo re assembleranno a modo loro. Magari vanno in vacanze nelle Giudicarie... Non lo so... Tira sempre aria strana da quelle parti.
“Paco De Lucia, Thank You For This” è una traccia introduttiva; già al 14 imo secondo parte arruffata con un cambio di ritmo, seguito di un altro verso la fine. Il pezzo è preciso e nervoso. Tutto l’album avrà questo gusto.
Dopo questa messa in piega appare “Never wanna go” e il suo trattamento quasi sinfonico. Un bel basso rotondo percorre tutta la traccia. La canzone è sostenuta senza mai essere rauca. Verso 1.50 appare un break musicale calmo. Sebastiano ha ancora fatto progressi col suo strumento e ci regala il frutto della sua esplorazione. A 3.21 ripresa energica verso la conclusione. Sorprendente.
“Recycled” ha questo colore “Jam”; Stupenda partitura di batteria, chitarra tonica, basso intenso, melodia di canto e cori accattivanti. Sbam!
D’ora in poi saremo presi di mezzo ad una raffica stretta di pezzi corti, di vari stili e colori. Tutti soggetti sono trattati in modo incisivo: “Afganistan” si pone come una curiosità: è una canzone quasi calma, la voce telefonata e saturata scandisce frase corte su raffiche di rullante. Si conclude su un canto chiaro e limpido. Ed è tutto li.
“Left me” ci porta il fatto che i Ome brothers di una volta sono sempre qui in agguato a l’interno delle loro composizioni, e più il tempo passa, più la loro mano diventa sicura, più sono capaci di avventurarsi in altri stili.
“Belly” ha questo aspetto “qwerky” cioè scucito, storto, chitarra spasmodica, voce di pagliaccio diffidente, cambio di misura a 0.54 per spettinare istericamente le 32 secondi che rimangono. Fine canzone: 1.26, via! cambiamo soggetto.
“Permanent Hole” gradisce di una struttura che ritrovo quasi negli “Toy Dolls” o al meno ritrovo il modo buffo in quale punteggiavano i silenzi.
“Winni’s” si trascina quasi in lunghezza (2.19) per l’unica ragione che il suo tempo è un lento. La voce di Edoardo esce di pista su certi finali. Il tempo lento e la partitura spogliata evidenza la voce.
“Noticed A Warm Puddle Near A Village” riporta un po’ di energia ed evidenza ancora le capacita di strumentista e compositori dei due fratelli, niente le ferma, neanche la complessità delle partiture. Quelle raffiche di “Rimshot” sulla rullante sono qua per dimostrarlo. I riffs di chitarra e la struttura generale del pezzo sono originali. Del resto: “Beds shit are burning” o Bed sheets are burning?
“Stickers” si veste di accenti Garage e Brit pop e i due fratelli cantano anche assieme.
“Honolulu” ci porta un suono di Chitarra alla Beach Boys.
“Albume like the sun” è un lento.
“Flower” è un gioiello di energia alla “Greenday”.
“Weak suctions” esplora il garage esperimentale e destrutturato al limite del geniale.
“Cleaning an indigo trunk” (scritto da Sebastiano) è un tempo medio pop, un po’ maldestro nel ritornello.
“Another Clan” ci porta un’ultima scossa di energia al modo di “The Knack” prima di sbattere chiusa la porta. Questo album composto e registrato in solo 6 mesi, testimonia di una rabbia di comporre. Non si girano neanche per guardare quello che hanno fatto un anno fa per lavorare di nuovo su un passaggio o cambiare un ritornello. Si va avanti, testa giù e a chiodo. Dal 2013 hanno registrato più di 70 canzoni, sono incontrollabili.
Per la prima volta l’album è completato dalle parole, disponibili su band camp e questo aiuta veramente. Al costo di farmi odiare dagli occupanti del Nonna Carla studio, il progresso musicale costante porterà irrimediabilmente la band un giorno o l’altro, a vertici in quale la pronuncia del testo prenderà un’importanza un po’ più vitale. Non indispensabile... solo piacevole, senza diventare necessaria. Semplicemente perché fa parte di un tutto. A questo momento, il passo da fare potrà rappresentare una difficolta più grande perché, si dovrà contrastare l’abitudine presa. So che il gruppo è circondato di esperti locali, che per non offendere le anime sensibili che sono a questa età, dimostrano la compiacenza del “va bene, dai...”, “può andare bene cosi” ... La domanda è: E veramente aiutarli? Ci sono talmente tanti tedeschi in questa zona che rimane un po’ difficile di trovare un soggetto della sua gloriosa maestà Elisabetta seconda per conversare e lasciare l’esperienza e la pratica portare evoluzioni.
- Jones cosa abbiamo nelle vicinanze.
- Abbiamo segnali dappertutto Capitan, il più vicino è “Universa Pecora” In Val de Non, l’EP di Giorgia Job… Fermi!!! Segnale!!! Passano 30 metri sopra di noi! Jambow Jane… rotta nel 025, velocita 15 nodi, profondità 025…
- Allora rotta nel 025, lasciamoli passare, velocita 15 nodi, risalire a profondità 025… Jones registrami la firma sonar… Abbiamo un po’ di traffico intorno, eh?
- Aye aye, sir! Fermi!!! Segnale… passa 30 metri sotto di noi! Dadar rotta nel 045, velocità 030, profondità 120.
- Eh… Veden dopo, dai… per il momento proviamo di evitare una collisione.
(continua)

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