Capitolo 56 Supercanifradiciadespiaredosi album Geni compresi
... Lo scafo del sommergibile sta scricchiolando sotto la pressione, siamo vicino al fondo, leggo 295 sulla l’indicatore di profondità. L ’entità intorno a quale giriamo è più che un pesce grosso.
- Rallentare! avanti un quarto, circondare la posizione del rilevamento a mezza-miglia, Stabilizzare! profondità 300, siamo i primi su quell’album. Tener d’occhio lo scop di profondità, Secondo! Non vogliamo graffiare gli scogli con la nostra pittura nuova. Jones! Niente sonar, Capo centrale: Fasteediodoppler a basse frequenze, Findutatrice a bagno d’olio, Sganganometro coassiale e retro-percussore Molestosso in funzione, silenzio a bordo.
- Aye, aye, sir!
Era qua a babordo vicino al fondo, galleggiando fra due acque, irradiava luce verde, non era ancora uscito, c’era solo noi a centinaia di miglia attorno, ed eravamo i primi sul rilevamento.
- Bel colpo Capitan, disse il Secondo, sicuramente avrà le sue informazioni personale per arrivare in posizione senza l’aiuto del Intel...
- Metten che son raccomandatissimo.
Lo ero veramente: Me l’aveva detto Findut Poteidone in persona:
- Non preoccuparti, questo album è una bomba.
C’era da fidarsi dell’informazione perché veniva da l’interno, anche se era durante l’annuncio della sua partenza del gruppo. A l’epoca, non potevo pensare come i Supercani potessero continuare senza la pietra angolare che rappresenta Frantz; era a tutti piani, la sua voce nasale e potente dava un’identità forte ad ogni pezzo, il Poteidofono era onnipresente, suoi slap di basso erano micidiali. Del colpo fa sparire della playlist una bella serie di tracce in quale suoi vocali sono essenziali. Poi, dal punto di vista dell’equipaggio del Wyznoscafo, perché questa affinità particolare con I Supercani? Sicuramente perché sono pazzi come noi e come piace a noi, siamo contaminati dallo stesso virus. Gli scambi fra noi sono stati sempre diretti, pieni, onesti, piacevoli, senza fronzoli, interi.
Mettiamo subito le cose per chiaro: Quest’album è molto importante per multiple ragioni. “Geni compresi” copre il più largo ventaglio di stili musicali generati dal gruppo finora. Dal pezzo rock muscoloso al pezzo classico per eccellenza, allo sfogo dance puro. Questo opus maggiore arriva al momento preciso in quale Findut Poteidone lascia il gruppo. Quindi se volete ancora sentire la voce distintiva di Findut, dovete acquistarlo per il vostro archivio e non sarete delusi, perché questo è il miglior album del trio. In rispetto a questo cambio di formazione, non è stata fatta una sola domanda sulla partenza di Findut, da parte mia, durante le recenti registrazioni dei video in sala prove (2017). Questo è la loro vita privata, non mi sentivo di fare il ficcanaso come altri giornalisti professionali o amatoriali. Se vi sentite di scavar qualcosa, c’è anche Eva 2000 in edicola, magari hanno qualcosa su l’argomento. Poi arriva naturalmente la scelta di Nestor che deve guardare immediatamente alla capacita di potere urgentemente portare sul palco una nuova scaletta, per potere finalmente sopportare l’uscita dell’album. Notare finalmente che i Supercani sono passati gradualmente da un gruppo con tre voci (Brodolfo Sgangan, Findut Poteidone, Granfranco Baffato) da l’album “Millanta cosae” a una voce sola (solo Sgangan) adesso che “Geni compresi” esce. Questo nuovo membro porterà sicuramente I Supercani verso altri spazi creativi quando verrà il momento di scrivere l’album successivo... Nestor è passato in una bella serie di gruppi Trentini, e ha già lasciato su soundcloud qualche composizione: “STE 019” in particolare (non posso darvi il titolo vero, senza identificare il compositore) ed ha collaborato a dischi Trentini di successo. Poi cosa l’impedisce di portare il suo Fastideediofono per futuri prove creative? Comunque una grossa parte di quello che diventerà l’album è già stata registrata in video, in sala prove nel 2015 (“Big dopo, l’Isola di Otok, Ship down, Nevenevenisse”) e diffusa sulla pagina del Capitan attraverso il tubo, “QCC” è stato suonato per Balcony TV in maggio 2016, un single “Dei Lapponi” è disponibile da gennaio su un video di Felix Lalù e penso che le composizioni qui sopra, sono state suonate dal vivo. Ma il più bello è che le tracce le più sorprendente nel disco sono state tenute bene nascoste finora (Notevoli panze, Big Basfol, Poltron) e ti scoppiano in faccia al primo ascolto! L’album esce su “Lizard records” che hanno “Outopsya” nel loro catalogo e, colpo di fortuna incredibile, Luca Vianini appare su “Poltron” ... Mentre siamo a parlare di collaborazioni ecco lo squadrone che gravita intorno al “Geni Compresi” : Luca Fronza (scratch su Bicbasfol), Nicola Conci di Mezzopalo chitarizza su “Ceunintoppo”, e su “Ship down”, Felix Lalù su “l’isola di Otok” (bisogna veramente cercar per trovarlo) Anna Maria Torres presta sua voce, su “Uoddiu” mentre Fabrizio Matuzzi suona il pianoforte: Tutti due son provenienti dal Universal Totem Orchestra di Rovereto. Enrico Bertolini (la voce di Howling Pussy Experience) suona il violino (!?!) per il grande ritorno di Granfranco Baffato (ex-batterista dei Supercani) sulla nuova versione di “Protopanza”. Nestor Fasteedio, last but not least, entra in studio in tempo per depositare innesti su “Nevenevenisse”, “Ceunintoppo” e “Notevoli Panze”. Ecco: solo sul manifesto, c’è già festa. Perché allora esitare a tuffarsi nell’universo cagnoso?
“Dei lapponi” è uscito come single in gennaio 2017 e rimango un po’ perplesso sulla scelta della traccia per tenere la funzione di primo titolo rivelato al grande pubblico e annunciare l’album. Per veramente mettere peso, generare molte vendite di single e far salivare il pubblico avrei scelto, “Bicbasfol” o “Notevoli panze”. Magari “Big dopo” storia di rassicurare i fans e confortarli nel fatto che si trovano in paese conosciuto. “Dei lapponi” rimane una traccia notevole, ma si trova un po’ a l’ombra dei pezzi inediti nominati qui sopra. Magari ci sarà più di un single estratto da l’album, al meno questa galletta lo merita pienamente. Comunque questo Rock rapido contiene tutti ingredienti di un canido-classico: Vocalizzi del Findut, Poteidofono in trama sotto tutta la traccia, Molesto preciso e Brodolfo nei cori.
Passando alle cose serie “Nevenevenisse” è qua per sfondare la porta e far dimostrazione di potenza, soprattutto dopo il secondo minuto, nella parte strumentale della traccia. Portati da un Poteidofono impazzito, i due bassi martellano seriamente su una batteria che spara forte e denso. “Nevenevenisse” apre una lunga serie di tracce micidiali, che stanno per elevare i Supercani a un piano superiore. Anzi, salgono su l’ascensore e premono tutti bottoni come bocci lasciati da soli.
Nostalgia dell’epoca cassette e delle prime registrazioni artigianale come ne abbiamo fatti tutti (nostalgia dell’epoca Tedio, sicuramente) arriva “Bicbasfol”. Per tutti putei che spuzan ancor de lat, ecco come l’era a l’epoca: Cerano varie durate di Cassette; C45, C60, C90 e C120 che corrispondeva al tempo di registrazione in minuti. C’era anche solo da scegliere fra “Low Noise” o ossido di ferro e diossido di cromo (bisogna aspettare gli anni 80 per vedere la qualità “Metal” arrivare sul mercato) Solo BASF, a l’epoca, faceva prova di generosità sfrenata aggiungendo un minuto gratis ad ogni tipo di cassette: 45+1, 60+1, 90+1 etc.… ecco la cassetta da 46 spiegata. Poi per manualmente riavvolgere il nastro si metteva una biro su una o l’altra delle ruotine e gira finché vuoi. Per proteggere il materiale registrato su una cassetta si poteva rompere il pimpirlino di plastica che si trovava in alto a sinistra del lato da proteggere. Per registrare di nuovo su quel lato si incollava un pezzo di scotch sopra il buco per re-autorizzare la registrazione. Atto volontario, la registrazione richiedeva due dita: una su “Rec” e l’altra su “Play” per avviare lo scorrimento del nastro. Abbiamo finito col documentario, quindi ecco lo scratch di Luca Fronza che deforma piacevolmente la voce di Findut su quel hit potenziale. Che lo scratch sia passato di moda o no importa poco; questa traccia atemporale ci porta quasi a ballare. Perché raffrenarsi?
“Big Dopo” è un ritmo calmo su di quale i due bassi si esprimano al loro pieno potenziale armonico. Poi le due voci si combinano molto bene, c’è un’atmosfera felice e festiva su questa traccia. La mia prima associazione di idea e stata di travedere Stanley e Olio cantare “Big dopo” alla fine di una delle loro avventure. Decisamente i Supercani parlano direttamente ai bambini di tutte le età, anche quelli in noi stessi. Il mio, non ha bisogno di essere svegliato troppo forte per tornare a galla. Poi lo “Sciucundavududi pundachicecchen gavinerio” di Findut rilega lo “Squelerelec Katraparupai” di Elio, al livello di rumorino.
“Ceuintoppo” riparte con una sgommata, dopo questo momento contemplativo. I due “Mezzipali” (Nik Conci, e Randy Molesto) prendono le renne in mano per ripartire a chiodo: Ah le pias quando l’ago sale nei giri? Le pias quando se squilla un tocchetin? Le pias quando il diodo elettroluminescente rimane permanentemente nel rosso? Eeeeh???? Gradisca... Randy trova qui una partitura di timpani alla sua mano, e sa far parlare il fusto quando ci vogliono raffiche precise. Notare che Randy ha in testa partiture di batterie per tre gruppi: Supercani, Mezzopalo, e Rock Hydra e il loro repertorio completo: impressionante!
Andiamo esplorare un’isola del Adriatico: “L’ Isola di Otok” e suoi sample di voce sincopate. B-b-b-b-arzillo bay... seguiamo insetti stercorari che spingono palline di... buon, dai! Spingono palline e tagliano la strada di Brodolfo! Stupendo raddoppiamento di voci sul secondo verso della canzone, Brodolfo si scorrazza a l’interno dell’ottavo superiore per sottolineare questo passaggio.
“Poltron” si presenta come un varco per entrare nel Mondo Vianini. Questa traccia strumentale accoglie l’impronta profonda dell’anima pensante di Outopsya, ed è vero che il Vianinofono parla una lingua molto diversa, ma per lo meno, lo spirito canile rimane bello presente su tutto il pezzo. Questa collaborazione è la più completa dell’album perché trasporta l’uditore verso altre dimensioni, rispettando l’identità profonda delle due entità messe assieme. Sicuramente un’esperienza forte per il gruppo che porta “Poltron” dalle prime idee di composizione, attraverso lavori di arrangiamenti, fino alla registrazione. Che pezzo!
Poi momentazzo esageratissimo: “Notevoli panze” è il vero diamante di questo album. E un hit dance puro! Ti sfido di rimanere immobile a l’ascolto della traccia, io non ci riesco. Un inno a l’obesità, alla sovra alimentazione, al turbo gastrico, alla ritenzione di acidi grassi e carboidrati, un invito a ordinare un “Coleste rolato nduiume”, una “Pastizza sugata malgosa”, un “Lardardo frittato burroide” per due, o ancora “Bombarda Cremoide pannacea” al menu del ristorante “Holywood mangime”. Questa canzone respira lo spirito puro dei Supercani ed è sorprendente di qualità, di spirito e di esecuzione. Per un quarto di secondo siamo trasportati su “Relax” dei “Frankies” (1:22). Se fosse del gruppo penserei seriamente a lavorare su un extended version, un remix con collaborazione tipo RSU o piccolo genio nascosto che traffica del remix con suo computer in camera invece di far i compiti... c’è n'è sono un esercito. C’è abbastanza materiale per andare in orbita con una bomba del genere... La mia traccia preferita su l’album.
Momento aspettatissimo: la nuova versione di “Protopanza” riunisce la line up che scrisse la canzone originale “The season of Protopanzadigomma” (la nascita del Supercane) su l’album Millanta cosae. Questa versione e molto più orchestrata: tastiere, batteria, bassi, violini e queste tre voci intrecciate in una danza precisa. Molto più difficile da fare di quello che sembra. E lo fanno, come dice speso Buldra dal Belgio: “Molto bene!”
Siamo ancora emozionati dalla nostalgia di Protopanza che arriva “Ship Down (L’ illusionave)” per la sberla che ti manda al tappetto. Da qualche parte, sopra in quota, stanno contando fino a dieci. Non l’hai visto partire, pero l’hai sentito arrivare... 2:40... è come eccitare un branco di cani che tirano energeticamente sul guinzaglio, e più ritieni più la tensione sale. La strana sequenza del Poteidofono ti guida fino a “Go!” Poi il povero maestro alle mani insanguinate non c’è la fa più e molla tutto! Che legnata!!! Brodolfo sputa le sue trippe nel microfono, Randy spacca legna dietro suoi timpani e raffica come un mitra, Il basso di Findut avanza come una ruspa, il Poteidofono prende il potere, Nicola Conci ci gratifica di una sola frase alla chitarra. Alla fine, rimane un cratere fumante... 10, out!
Per rimetterci di tutto questo, niente di meglio che un bel “QCC” rilegando le tastiere nell’armadio per la bellezza di un vero pezzo strumentale da Supercane, di quelli genuini: due bassi una batteria e niente fronzoli. Efficiente!
Difficile pero, di capire che l’ispirazione dell’ultima traccia parte di una barra di cioccolato di marca “Nippon” letta a testa in giù per scovare “uoddiu”. La prima versione e ancora accessibile sulla compilazione del undergroundzine “Trentino vs Sardegna” e se la volete ve la lascio scavare da soli. La versione proposta qua e registrata con un vero pianoforte e una vocalista di eccezione. Si riconoscono le voci di Boris e Findut che cantano molto bene in questo esercizio di stile. Ma il migliore e la scrittura fonetica dell’inglese utilizzato per la canzone... vedi l’inserto del CD. Ed ecco l’album finito.
Rimanere sbalordito alla fine del primo ascolto, sarà un sentimento comune. Questo album è indispensabile e passare accanto senza mettere la mano sopra rileva dell’errore di buon gusto. Meglio potere provare di essere possessore di una copia del disco, piuttosto che sentirsi dare del pirla dagli amici. Piratarne il contenuto potrebbe rilegarvi al livello di emarginato. Occhio.
Tutti fans sono già a conoscenza di 4 o 5 tracce divulgate qua e là fra apparizioni dal vivo, Balcony TV, e sessione prove sul tubo. Ma il risultato finale, la registrazione e mastering, fatti dagli inconturbabili De Pretis e Andreolli, e tutti collaboratori del disco, danno un’altra dimensione a questo album... Incluso Findut, che lascia I Supercanifradiciadespiaredosi come un genio incompreso, ma la somma di tutte le energie rimane compresa come geni nel loro DNA.
- La nostra migliore missione, Capitan, complimenta il Secondo.
- Ostia! Monumentale... aggiunge il capo centrale.
- E un onore servire sotto vostro commando, capitan. Conclude Jenkins.
- Eh beh corri in cambuse Jenkins, e riportami una barra di cioccolato “Nippon” ... Torniamo alla base!


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