Capitolo 52b The Matleys Album La prospettiva del trapezista
- Capitan I Matleys sono a un po’ più di 5 miglia e proseguono nel 200 adesso, velocità 7 nodi, profondità 090...
- Brao Jones! Secondo? profondità 085, rotta nel 200, entriamo nella loro scia e non facciamoci notare...
Pochi minuti passano:
- Li stiamo in scia Capitan! Esclama il Secondo, dopo avere concluso la sua manovra.
- Molto bene, Capo centrale mi ripassa gli dati già in archivio su l’EP e l’album precedenti.
- Le avevo già preparati, Capitan...
- Molto bene... Scanner, doppler, spettrometro, decoder audio, cominciamo!
Certe volte penso che un attimo di severità come la ripresa in mano del personale (dopo il capitolo 45) porta suoi frutti e dar della frusta ogni tanto, ridefinisce il ruolo di ogni uno abbordo. Sopra tutto il ruolo del comandante! Al meno dà risultati visibili e il centrale è più disciplinato che mai!!! Do un’occhiata al dossier dei Matleys e ripasso “Yell”, la demo del 2012 e “Desirevolution” l’album del 2014 nel decoder audio. Il nuovo album comporta 6 tracce ed è cantato in Italiano invece dell’Inglese. Dopo un’analisi dello scanner sembra che lo stile degli Matleys è entrato un po’ più in riga: Meno stacchi, meno cambi di ritmo, o varie articolazioni nelle tracce... Nonostante tutto, si riconosce la zampa del quatuor anche se hanno naturalmente cercato di creare un album diverso dal precedente. Sia nella musica che nei testi, propongono un’altra forma di loro e questo può essere solo un beneficio per l’evoluzione della band:
“Come puoi immaginare?” Tocca ogni persona che “Rimane solo un attimo per guardarsi allo specchio” solo per misurare o rifiutare di vedere il passaggio del tempo su il proprio fisico. Questo bel Rock al suono di chitarre bene campate fra il “troppo duro” e il “troppo calmo” ci sussurra che siamo ancora belli verdi dentro. Poi, lo conferma il battito energetico della batteria e l’entrata del coro alto di Nicola al basso. Una traccia che dà bene il tonno generale dell’album.
“Prometeo” riprende una ricetta vincente per chiedere il ritorno del Titano che rubo il fuoco dal monte Olimpia per darlo al genere umano. Devo ringraziarlo personalmente al visto di quello che impizzo festivamente.... mi tiene al caldo. Grazie del sacrificio. “Ritornerai perché è quello che chiedono tutti da un po’” può essere recuperato a molti livelli: “Jesus torna”? Che ora? Che binario? Guardiamoci di pensare che Silvio potesse interpretare il contenuto per esclamare: “Prometeo? E il mio secondo nome!” e si ributtasse a corpo pieno nel “tornare giù in campo...” al modo: “Oui, Loulou? C’est moi!”. C’è già gente pronta a votare...
Il “Mondo più giusto” è un pezzo appoggiato del tutto su un basso prepotente e onnipresente. “Ma come stare al mondo come un vero cristiano?” Hmmm… Come stare al mondo come un vero umano, le favole in meno... Bel assolo nervoso sulla fine del pezzo, di Dennis Rossi, che spezza anche il suo tempo musicale con i “Black Circus”. Sta gente passa una vita in sala prove.
Passo saltato per strada fischiettando dei “turulu, tu” in pieno sole: Cambio atmosfera su “Little Boy” il pezzo il più pop della band finora. Un rock gioioso e festivo con un bel passaggio di chitarre dissonante e sciolte alla Salvatore Dali verso il terzo minuto. Sembra che un coro di supporter (Di quelli disciplinati! tipo rugby o pallacanestro) è stato chiamato alla riscossa per cantare i “lalalala” che la band sogna segretamente di sentire da vivo dal suo pubblico, durante momenti di isteria saltante generale.
Ripresa delle renne in mano sull’ardente “Bibi” e sue chitarre dopate a l’EPO e ormone di crescenza. L’onda generale sembra inesorabile ma si ferma per brevi lampi, affine di lasciare un colpo sulla cupola del piatto ride o un battito di bacchette dare una sosta sospesa, durante quel battito d’occhio.
“Raccogliti in un sogno” è un rock sincopato a l’introduzione muscolosa e leggermente spaziale, colpa delle tastiere che appariscono in sotto fondo. Versi arruffati succedono a ritornelli in riga: “E un blues per LOVERS!” Ritorno tempestivo delle tastiere spaziali di mezzo alla canzone. Un bel modo di concludere l’album.
I Matleys hanno firmato, in cima a questo, una copertina di disco con i fiocchi... Che non spoglia l’estetica del disco.
- Capitan, I “Loyal Wankers” hanno cambiato posizione e vengono dritti su di noi nel 235, a 20 nodi sono a 10 miglia...
- Ferma propulsione! Scendere su ballasti! Profondità e tipo del fondo?
- 175, sabbia e fango.
- Silenzio abbordo, abbiamo 50 metri di discesa morbida...

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