Capitolo 20 The Zeroids album Sayonara

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Stiamo risalendo piano in vista di strappare la superficie di nuovo e rientrare alla base Nibraforbe.  Questo test di immersione è stato conclusivo e mi vedo già al sole per l'aperitivo...

- Capitan! È arrivato questo sulla rete Flash: "i Zeroids hanno un nuovo disco" e il più strano è che quel flash non viene da l’Intel.

- Caspita, fai vedere!

Leggo di traverso la prima volta, gli occhi appannati la seconda e mi concentro per la terza volta. Il gusto del Nosiola Campari sta scomparendo definitivamente dalle mie papille gustative. E credo che questa camicia sudata mi sarà addosso per un po’, invece della maglietta bianca in terrazza al bar dei marinai... la notizia viene direttamente dagli Zeroids. E hanno un accesso alla rete flash.... non ci posso credere....

- Nettuno stridente! *  giro di 180 gradi subito! Avanti tre quarti, profondità 300, rotta nel 195...

Risponde un silenzio incredulo, nessuno si muove o non capisce... Magari si sognano tutti in terrazza con la bevanda preferita... Urlo:

- Avanti tre quarti, profondità 300, Rotta nel 195!!!!!!!!!

Battendo sulla tavola delle carte a pugno chiuso. La vita riprende e gli ordini circolano di nuovo nel centrale operativo. Il secondo si avvicina:

- Tutto bene capitan?

- Per le trippe di Richard Dawkins! L’Intel non sa più un gran bel cavolo di niente, se vuoi sapere...

- Messaggio identificato da l’Intel, capitan. Qui....

- Era tempo! 

Passo al decodificatore... e lego quasi di traverso il contenuto. La faccenda si fa seria.

- AVANTI TUTTA!  Rotta nel 180, profondità 300.

Chiamo il secondo a parte per rivelare la situazione:

- Per le trippe di Lawrence Krauss!  Gli Zeroids hanno firmato in Giappone da qualche parte, e sotto il naso del Intel senza che nessuno sapesse qualcosa... Alla faccia del Intel! Clamorosamente!  E noi andiamo a fare il loro lavoro perché quelle scimmie in cravatta pretenziosamente "intelligenti” sono incasinati con "la spuma per il bocia" di Lalu e son appannati anche su questo dossier. Ma che cavolo! Siamo in un buio totale e davanti a una pagina bianca allo stesso momento. Dobbiamo arrivare prima di qualsiasi persona su quel dossier.

- Capo centrale?

- Comandi!

- Prova di risalire alla sorgente del primo messaggio flash ricevuto, e chiama quando hai stabilito il contato che facciamo passare qualche domanda.

- Jones?

- Pronto sonar! Comandi!

- Abbiamo un teaser su FB... Prova di decodificare l'album o qualcosa, che siamo nella melma totale mentre andiamo in missione e non mi piace.

- Agli ordini... capitan.

Afferro in mano il microfono della diffusione di bordo:

- Equipaggio, qui è il capitan, so che dovevamo tornare alla base, ma la musica Trentina ci richiama. Andiamo a tutta birra verso mari inesplorati fino ad ora. Il Wyznoscafo è al migliore della sua forma e non può essere un utensile migliore per questa missione. So che molti di voi si sentivano già seduti al sole per un momento di relax e un bel aperitivo…. Ma andiamo a affrontare il nostro vecchio nemico di sempre: la marina Giapponese! E se torniamo con una missione compiuta alla faccia e al naso del Intel... l'aperitivo, lo pago IO!

L'equipaggio grida Hurrah! e canta a squarciagola "Trento" degli Nibraforbe, mentre il buio delle profondità avvolge il Wyznoscafo….

C’è tempo prima di raggiungere le acque Giapponesi... molto tempo, e Jones al Sonar con il suo impianto stereo a 40 milioni di Euro passa il giorno con le cuffie in testa. Tanto li ho chiesto di tenermi aggiornato regolarmente su le sue scoperte perché l’Intel rimane nel suo mutismo imbarazzato... Dobbiamo veramente farcela da soli.

"お早うございます皆" Non si capisce un’ostia... E il titolo dell’album? La casa discografica? Dagli primi segnali molto deboli e distanti che percepiamo ci si nota qualcosa di non abituale: Primo; canzoni lente sono molto più numerose che sugli album precedenti. Sembra quasi una collezioni di scarti: tipo "Eh bella questa, pero non si accomoda bene su "Once again" o "Besides" teniamola da parte, dai!". O allora l'atmosfera si è seriamente calmata nelle composizioni. Secondo; per la prima volta appariscono canzoni sfumate da l'una a l'altra. La propulsione è a chiodo, il Wyznoscafo vibra da tutte le sue lamiere, ma permette ancora allo spirito di svagare, mentre ci si chiude gli occhi, rinchiuso in cabina, durante questa lunga immersione... Cosa troveremo una volta arrivati sul posto?

Arriva un’immagine frammentata sullo "scop" dopo qualche giorno di viaggio. Pero è a fuoco, netta e limpida come l'aria pulita di altitudine. Sembra essere la copertina ed è anche bella. Una bellezza del paese del sole levante si taglia in cerchi concentrici e aggancia la curiosità, chi potrà risolvere il suo fascino rimettendo gli tagli concentrici apposto?

Sono chiamato da Jones al sonar, che mi calza un secondo paio di cuffie, per sentire l'album prima di tutti. Ci sarà solo questo da fare per il momento visto che niente ritorna dalla rete flash e mancano indizi per sapere come hanno fatto per lasciarci questo messaggio, nonostante livelli di sicurezza notevoli su questo tipo di network.

Finalmente ci siamo: "Mexican salad" apre le 10 tracce dichiarate dell’Album con un larsen sostenuto con un pizzico di phasing di chitarra per un bel pezzo melodico, come solo gli Zeroids sanno fare, ed è il primo down tempo della galletta. "I don't want to live if you die" darà d'entrata il tonno di un album girato verso il melancolico senza essere mai triste, pero. 

Una chitarra acustica prosegue su lo stesso tonno per condurre verso un ritornello un po’ più dinamico "You got me in your hands" è aiutato da cori timidi, ma benvenuti.

"Cleaning the dishes" è un lento che sembra tirato di un film americano negli 60's o dell’undicesimo episodio di ritorno verso il futuro. Appare un sassofono suonato da Paolo Guolo che fischietta anche con Bob and the Apple ogni tanto.

"Lazy lady" è il primo up beat dell’album, punteggiato di stacchi astuti, e belli cori che ricordano the La's delle grandi ore. Poi mettiamola per chiaro: che sia batteria, basso, chitarra o canto e cori, l'esecuzione dei pezzi è senza fiocchi stravaganti o inutili, ma suonato con una semplicità e una precisione maestrale; la firma degli Zeroids: Cade dritto e a posto come una ginnasta sovietica dopo un movimento alle olimpiadi, se no è promessa il gulag al primo passo di traverso.

Non c'è bisogno di far complicato quando si può far bene. "Like you do" ricade nel melancolico "If I lose you, baby..." e si conclude un po’ come "Sally" un titolo degli Cameleons UK nell’album "Here today gone tomorrow".

"Downtown" si riveste di teatralità londinese intorno a Leicester square un sabato di sera; sembra l'introduzione di una commedia musicale.

Poi vero decollo alla verticale: "Sushi garden" e il coro "We'll be together.... we'll make it better" uno stupendo pezzo per ballare, quasi disco. Sicuramente uno Hit che porterà avanti l'album da questo lato del pacifico.

Segue uno strumentale al gusto jazzy/Shadows tradizionale. Ma rimane una transizione troppo corta al mio gusto. Porta ad un altro lento "It's you" (that I want)” un bel pezzone classico come il manuale comanda.

Bisogna per lo meno concludere la galletta, prima di farci notare dalla marina Giapponese, che gira sopra di noi, pronti a difendere fino all’ultimo sangue, l'uscita del disco. "Sun" con i suoi 5minuti 40 rimane il pezzo il più lungo e il più psichedelico dell’opera.  Sonorità alla George Harrison, limite Flower power, "Beatles" a chiodo periodo "Sergeant Pepper", il pezzo decolla per volare liberamente. Facciamo nella planata, lo svago, e la traccia si conclude su un rumore grigio lungo e infinito.

Una traccia fantasma è l'ultimo lento dell’album, portato da una chitarra acustica e un tamburino mezza luna. Chitarre piangenti passano nella distanza. E se fosse l'ultimo degli Zeroids? Voglio dire VERAMENTE l'ultimo???  E se tutta questa nostalgia fosse un modo di dire "addio"??? Appoggio le cuffie lo sguardo basso sotto l'inquisizione del capo centrale:

- Tutto bene capitan?

- Si.... Credo di sì... tutto bene. In tant', puoi passar quel messaggio a l'equipaggio: Se fosse l'ultimo Zeroids o no, sei un vero idiota se passi accanto.

- Agli ordini capitan!

- Ritorno alla base Nibraforbe...  devo pagar l'aperitivo.

 

 

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