- Adesso, rotta sul gavitello! Secondo...? Prende in mano il centrale per la manovra di svolta.
- Agli ordini!
- Capo centrale, mi tiri fora il dossier di Gio.Venale.
- Subito capitan.
Mi ricordo il 2012, prendevo per la prima volta il comando del Wyznoscafo, dopo essere sommerso di vari album, che mi arrivavano sporadicamente in quei tempi, e da ogni direzione. Mi ricordo anche di "Gesungen beat" l'immenso album dance del 2012, "Nomidicita", "Mi ami di più", "Giganti", "Libellula" "Guardami cosi", e tutta una serie di strumentali, con un beat a far muovere qualsiasi piedi attraverso il mondo. Una rivelazione e una sorpresa, perché non avevo veramente agganciato sul Gio_Venale prima di "Gesungen beat". Un po’ classico, pettinato bene, troppo pulito, stavo piuttosto cercando una sensazione "rock crudo" in quel momento, tipo "Eco del Baratro" o "22 gennaio", e se non fosse dal intervento Di Anna Saltafossi Berlofa, la corista tastiere degli Nibraforbe sarei passato accanto a questo monumento. Mi ricordo anche un video acquatico di Matteo Scotton. Bello, e audace. Del resto, anche a me era successo di svegliarmi certe mattine de mez al bosco, vestito tutto di bianco, ma ho dovuto dare tante di quelle spiegazioni agli carabinieri, dopo... Due nuove tracce "Deep blue" e "Minimanimal" apparivano su soundcloud, come fogli volanti nel dossier del Intel, senza essere attaccati a nessun album, ma terribilmente accattivanti nonostante la loro forma "lavori in progresso". Gio_Venale appariva spesso con un "metteur en lumière" Tommaso Rossi (Hyper!Ion) per portare illuminazioni a suoi concerti. Poi ovviamente qualche apparizione su il video dei colleghi di Bastards sons of Dionisio, e un grande numero di partecipazioni in vari album Trentini. Anansi, Bob & The Apple, ha scritto alcuni brani per Adele Pardi... e suonato con Emanuele Lapiana. Leggero distacco territoriale per raggiungere Bologna, poi "M" ed ecco ci qua. Su questo rilevamento notiamo un ritorno verso lo stile dell’album "Il cielo nella mia stanza" piuttosto che nello sfogo Dance di "Gesungen beat" tranne questo: stessa sonorità, stessa qualità di registrazione, e una voce MOLTO più posata e sicura che su l'album di debutto.
"Lei" apre questo EP di 5 tracce, e invita a planare seguendo la riverberazione, che estende il suono della tastiera del tema, oltre 4 battute. Atmosfera surreale, sonorità tubulare, su ritmi tempo medio, sequenze di sostanza analogica. Bel ponte musicale a 2:50 e il canto accelerato, porta come un vortice la totalità della traccia verso l'uscita, accompagnata da cori sfumati nelle foschie.
"Cerebrale" si veste da testa in piedi dei ritmi, atmosfere, sequenze, alla "Underworld" nel periodo "Oblivion with bells" servito caldo, con una spolveratina di "Beaucoup fish". Inspirati anche quei colpi di tastiere nell’eco su ogni "bar", dove non coprono la voce. In "bar" intendo gruppo di 8 battute, miga quel dei cavai!! Definitivamente la traccia la più ballante dell’album, tristemente l'unica, peccato perché Giovanni ci sa fare in quel campo.
"Corazzato" è un lento che utilizza un ponte strumentale più ritmato al posto del ritornello. Le parole sembrano descrivere la miseria, la paura, i pensieri, poi i desideri, la speranza di civili presi in una delle guerre che saccheggiano il mondo tutti giorni.
Tappetto rosso per accogliere Adele Pardi, su una bossa nova romantica. Giovanni sparisce vocalmente, quasi in secondo piano, per lasciare Adele imporre suoi vocali su tutta la traccia, fino a l'esuberanza delle percussioni che concludono il pezzo.
Ritorno di favore, e collaborazione regolare nell’affinità, con Emmanuele Lapiana. N.A.N.O. firma qua una parte del testo e offre la sua inconfondibile voce nell’ultimo pezzo del EP. "Forestale" inizia discretamente, come camminare su un letto di muschio, ma si sente già nel sottofondo un crescendo in agguato che aspetta solo il secondo minuto per esplodere. Una volta decollato e in volo, non si torna più in dietro. Leggero calmo prima di ritoccare la terra ferma, e silenzio dovuto. Troppe corte queste 5 tracce, nonostante 20 minuti di musica. E una sostanza molto diversa dall’esuberante "Gesungen beat" con le sue 14 tracce, e la sua abbondante ora di musica. Mettiamo che "Gesungen" è piuttosto ad ascoltare in una vasca da bagno con schiuma fino al collo e porta cenere a portata di mano, e che M è piuttosto nel formato doccia. Beh! Se ne esce pulito in ogni modo.
- Cosa vuoi ancora, Jenkins?
- Eh... Nuovo gruppo: Hate you forever.
- Ah.... beh.... sì, fai vedere.... e chi sono?
- Saccharine, Terror twilight o Twilight kid, Botcha Panotcha, Luca Baldinazzo e scorta.... Intorno a tutta sta gente qui, in somma.
Avrei voglia di tornare alla base piuttosto che fare una missione dopo l’altra:
- Sai che, come negli aeri, nei sottomarini e strettamente vietato sparare. Ma qualcosa di pesante riesco ancora bene a metter la man de sora, Jenkins.... Sgomma...

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