“Easy pieces” gira in cerchio chiuso da due giorni nelle mie cuffie e devo dire che si bonifica ad ogni giro.
Si può intuire perché il gruppo ha scelto di lanciare l'album sui canali sociali tipo facebook e soundcloud usando due titoli come "It's easy if you wanna try" e "I'm wrong". Consideriamo invece che potevano anche farlo con "Marie" o "Fading to nowhere" che potevano riempire lo stesso ruolo senza diminuire l'impatto su l'uditore.
Il sentimento generale che rimane dopo l'ascolto del opus è un suono nuovissimo già sentito da qualche parte. Come spiegare? Dall’esordio della musica popolare al giorno di oggi ci si può pensare che è stato creato quasi tutto con do, re, mi, fa, sol, la, si, do e che arriverà presto il momento dove ricominceremo a sentire le stesse cose. Little finger imbocca ancora una strada diversa, al meno lo fa con uno stile tutto suo. Dopo l'ascolto intenso di "Easy pieces" rimangono belle armonie e il rilievo di una voce telefonata su un orizzonte in bianco e nero.
Niente informazioni da scovare sul gruppo che rimane ancora misterioso nella sua composizione, numero dei membri, l'identità dei compositori. Uguale a l'attraente copertina del album che colpisce con la vertiginosa scollatura del soggetto principale, invitante al base jump, e l'anonimato mascherato di essa. Niente segni di identificazione sulle due clamorose video di you tube. Ci si chiede se la maschera di "I'm wrong" appartiene a uno dei membri (o l'unico membro chi sa???) o solamente la bocca che mastica il flusso di parole in inglese. Tutto questo pizzica la curiosità dell’uditore.
Un "pianottaggio" volontariamente irritante apre la prima canzone e libera la rabbia distorta di una chitarra rimasta in agguato fino al ritornello.
“Sunbeam” ee qua per far puntare l'ago della bussola in un’altra direzione. Non c'è altra parola che Sunbeam detta con chiarezza in quel pezzo, anche se un discorso affogato di effetti è sussurrato in sotto fondo. Il ritmo sincopato e tastiere meccaniche disorientano per lasciare il posto a:
..."I'm wrong" che invita a ballare, e rimane il pezzo il più accessibile al grande pubblico. Il raddoppiamento delle voci si rivela essere una combinazione vincente. Sopportato molto bene da una chitarra quasi disco che sostiene tutta la struttura.
"Marie" è portato da belle melodie e di un canto delicatamente depositato su belle sequenze. Un solo di chitarra definitivamente Rock accompagna il pezzo verso la sua conclusione.
C.A.S.I.O. = Caspita Arriva il Signore Idiota che Obbedisce. C.Q.F.D.!!!!
Anestetic spettina istantaneamente, ed ee un invito al pogo (se sei nato negli 60's) o al Mosh (se sei nato negli 90's) consideriamo che bisogna "sforforarsi" i capelli ogni tanto e che questo pezzo permette di farlo in pubblico senza passare per pazzo.
"Fading to Nowhere" offre una bella combinazione di melodie agganciante alla tastiera punteggiate da riff di una chitarra onnipresente. Ed è anche il pezzo il più lungo del Album e supera gli 4 minuti mente altri titoli si concludono intorno a 2 minuti e mezzo. Parlando del canto; non aspettiamo in quest'album un Pavarotti o un Freddy Mercury. E non c'è n'è bisogno per niente. Il Tono di voce incolla solamente con la totalità delle composizioni e le risorse vocali sono utilizzate con intelligenza nei cori, melodie, armonie e si inchiodano a l'orecchio per questi motivi. Il tutto rimane molto equilibrato.
"Secrets" mi ricorda "I before E except after C" degli Yazoo e parte nello spazio lasciato libero, fra due pezzi, come un cane lasciato libero, con il guinzaglio sulla schiena.
"Mama rescue me" conclude troppo rapidamente questa serie di canzoni. Il lento rimane una disciplina rischiosa per un gruppo che propone la lista di titoli qui sopra. Non è un obbligo... succede perché succede. Little finger si attacca al caso con classe, senza cadere nel patetico, ne il leggero. La voce è nuda, quasi umile e non stona dal contenuto del testo. Il pezzo sta bene in piedi da sé e lascia un gusto di "torniamoci" alla totalità dell’opera.
Lasciamo un po di tempo alle anime creative di questo album per girare le Montagne locale prima pensare al secondo opus che sto già aspettando, bello fermo li....
Mr le Wooz
Rock critic di terza mano

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