Capitolo 22a Tryaxis album The other side

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Sono sdraiato sul letto della mia stretta cabina e sto re-leggendo un reso conto sugli Next point di un anno fa: "Cantare in inglese... Vero che il lato conciso di questa lingua semplifica la scrittura del testo. Un’immagine chiara può essere distillata in un verso. Apre anche orizzonti più larghi a chi vuole girare l'Europa. Ma è un’arma a doppio taglio. Se gli inglesi sentono un pezzo e tendono l'orecchia chiedendo "Eeeeh???" per via della pronuncia, impone spontaneamente, li sul posto, un livello di traduzione. Se poi Italiani vogliono approfondire un po’ il messaggio devono superare un secondo livello di traduzione. Comunque si può cantare in inglese: è una libertà, bisogna prenderla se si sente cosi. Dovrei star zito anch'Io su l'argomento scrivendo in italiano con formule grammaticale da far "sciopar da rider" usando la sintassi come una vacca spagnola ubbriaca.

Il mio modo di scrivere l'Italiano diventerà moda, ma nel 22imo secolo, sto già organizzando tutto da qui, a questo scopo... Sento pero due zoccoletti di caprone sulla mia spalla sinistra e anche se giro la testa, non riesco a vedere cosa ha preso posto li. Mi sembra avere visto del rosso ma non sono sicuro:

- Dai! Capitan, che te ne frega! Menali un po’! Non se capis un’ostia de quel che raccontano...

Sto girando la testa ancora più a sinistra, ma non penso che ci sia niente o nessuno, quando sento due piccolissimi piedini nudi appoggiarsi sulla mia spalla destra.

- Vedi Capitan tu stai facendo sforzi tellurici per esprimerti e scrivere in una lingua straniera e ti assicuro che fai ridere... O che la gente legge, e re-legge due o tre volte certi passaggi per capire quello che vuoi dire. Sei un po’ buffo, no? Pero tu prosegui lo stesso, vero?

Giro la testa a destra e spolvero della mano, come per sforforare miei galloni di comandante. Niente forfora, ma sembra che una piumetta piccolina sta uscendo del mio campo visivo.

- Ma ta zi valla! Sbrana, te digo! Non ascoltare questo impiumato di seconda classe, quel mona crede che Hüsker Dü le na razza de cane, ostia! Non serve sognar de conquistar l'Europa se ti non sei capace de conquistar tuo vizin de casa! Canta 'n Italiano, ostrega! Mi, le meio se torno zo da bas en caldaia, pitost sentir le vostre monade... to!

Sono stato punto da un ago rovente a l'orecchia e mi prude.

- Sopra la panca la capra campa, sotto la panca la capra crepa! Risponde una voce dolce e fresca...

L'interfono mi tira fuori dal sonno:

- Siamo in posizione pronti per i primi rilevamenti, capitan.

Mi sbatto la testa saltando seduto nel lettino. Miei occhiali son di traverso, le cuffie del walkman che distilla "Search inside you" in cerchio chiuso, mi fa male a l'orecchio, il rapporto che stavo leggendo è un disordine di carta che cade in serie per terra, ho la bocca secca e due occhi in fondo alla testa. Sono pettinato con i piedi della sveglia, e trovo con fatica l'interruttore dell’interfono:

- Vengo subito, nessuno si muove senza ordine! Arhem.... fammi trovare una piscina di caffè nel centrale quando arrivo.

- Agli ordini!

Afferro il manico del tazzone de caffè, con trampolino sopra, che mi aspetta, e tutto il centrale operativo sa che mi son appena svegliato, visto che ho la faccia di traverso.

- Ecco lo scop della cover capitan.

- Grazie secondo.

Bestia de cover mi penso, ecco un TRI-axis ostia, tre scritto in grosso! (giro)

- Un dossier del Intel su questa testa nuova?

- Aspettiamo ancora la risposta.

- E te pareva.... Claudio Pilloni... è nell’archivio nostro?

- Appare nel video promozione di Felix Lalu "El se sentiva soul" con un gruppo di cover "Catoblepa" che è un personaggio di "Supergiovane" una canzone degli "Elio e le storie tese". Suonava in quel gruppo con un certo Mario de Nuzzo alla batteria. Poi è passato del lato oscuro della forza nel "X tractor". Poi canta e suona la chitarra in "Le origine della specie" su di quale abbiamo un file da più di un anno, ma non abbiamo mai coperto una missione, né su quel gruppo, né su quel tizio. Poi ha freddo alla testa perché porta il berretto!

- Ecco! BRAVO, Capo centrale! Buon lavoro... A pensarci bene, possiamo farcela da soli senza l'Intel... dai! Nen!

"Blue lullaby" apre "l'altro lato" con la stessa calma che "MMIV" e un bel duo di voce di Luisa Von Lutterotti. Siamo lontano della fusion di "MMIV" e della chitarra arruffata di "Tryaxis". Siamo campati nel Pop. Rimane il tocco maestrale degli strumenti e l'esperienza accumulata... E Fluido.  Stessa materia su "Talking about love" fino al ponte musicale al retrogusto di "Saga" noto gruppo canadese. Unica canzone nel formato radiofonico con i suoi 3. 49, tutto il resto supera le 4 e anche le 6 minuti. Prendiamo il tempo di suonare come vogliamo, eh!

La traccia più lunga "Stay with me" si appoggia sulla voce femminile di Laura Pinamonti ed è un bel lento potente aerato da spiagge strumentale. 

"Sadness" rimane il mio pezzo preferito in assoluto perché si differenzia degli altri, dà la sua costruzione.  Si riveste del mantello degli Tryaxis dei primi tempi, le percussioni elaborate lasciano spazio al canto, avvolgendo le parole. Un bel lavoro equilibrato. Bel lavoro di cori nel ritornello e un altro ponte musicale alla "Saga" per portare quel monumento, verso la sfumata finale.

Rimaniamo su gradini alti di qualità per "Alone" tagliato nella stessa stoffa e martellato alla gran cassa come nessuno da queste parte.

Mentre siamo sopra lo strato di inversione, contempliamo gli spazi aperti dal pianto della chitarra su "Don't call me love" che dà il tonno di questo pezzo planante. Il canto prende rilievo con un astuto raddoppiamento della voce a momenti strategici. La chitarra trova linee dritte per decollare, e portarci con sé. Tre mattoni di qualità al centro dell’album.

"Search inside you" arriva come un brufolo sul naso. Cantato, non troppo male, da Marco Carner, ma con un accento da potere appenderci un cappotto. Mi tornano in mente le due presenze misteriose del mio sogno, dando una spiegazione razionale alla loro apparizione. Magari I Tryaxis volevano provare di fare come "Toto" o come i "Brand new heavies" che cambiano vocalista ad ogni album, ma di farlo nel giro di un album. Questa traccia appare come un passo di traverso di mezzo a un album di alta qualità.

Tiro re-aggiustato su "Home" e "Unicamante"…. Marcello Nebl si attacca al dossier con serietà e professionismo. "Unicamante" fa MOLTO piacere al Capitano campato a chiamare l'artista locale a cantare in madre lingua, come Chateaubriant richiamava il pittore del 19imo secolo, a ritornare sul soggetto a l'esterno, scrollando la scuola di Barbizon verso i primi impressionisti.

"Faking" si apre sulla sequenza auto-plagiata alla "Divina commedia, parte 2" per concludere l'album con un pezzone Prog sincopato e rock, storia di inchiodare la faccenda alla moda Tryaxis. Sbam! Chiuso!

... Nettuno Stridente! Hanno anche fatto il remix di "Seach inside you".... Troppo gentili!

Capitolo 22b Tryaxis album Oxygen

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Per riassumere la nostra storia stavamo tornando a passo di senatore dal Giappone per l’uscita del album “Sayonnara” degli Zeroids. Jones al sonar trova il modo di scovare la discografia completa dei Tryaxis, un gruppo di Cles, di quale abbiamo già analizzato tre album: Tryaxis album eponimo dal 1998, MMIV sorprendentemente uscito nel 2004, “The other side” che vede il giorno nel 2008 e il nostro ultimo rilevamento Oxygen del 2012… Siamo sott’acqua da due mesi, anch’io voglio tornare alla base al più presto ma il mio conto in banca tema un po’ il ritorno visto che ho promesso di pagare l’aperitivo a l’equipaggio per il successo della nostra missione. Mi sa che ora stiamo giocando le prolungazioni.

"Oxygen" dovrebbe convincermi del tutto, pero non sono riuscito in un primo tempo ad abituarmi al timbro della voce di Emanuele "Bob" Ghirardini. Alta nel suo registro, un po’ come Ian Anderson (quello degli "Yes" non quello di "Jethro tull") canta giustissimo, pero senza farmi vibrare. Ottimo risultato vocale stranamente, su "Saved", "Oxygen", "In my head" e "The meaning": Partiture che devono essere attaccate con grinta e potenza, piccozza e ramponi d’acciaio e via per la facciata nord. Veramente un bel risultato: Rauco quasi a ruggire su il "Yeahaaaaah!" di Oxygen. Una sberla. Tonalità mono corda sul resto dell’album e un po’ meno al mio gusto. Per il lato musicale non c'è da preoccuparsi, sia percussioni che chitarre, basso o tastiere, le fondazioni son solide: ci si può progettare un gratta cielo sopra. 

"Saved" e il suo riff di chitarra per maschi veri e una batteria che spara come la "Panzer divizion" apre l'album e conquista subito. Il raddoppiamento del canto di Bob crea il rilevo voluto.

"Oxygen" impila il mattone successivo e campa il suo ritornello su cime sempre bianche. L’effetto sulla voce nell’introduzione annuncia bene l’intensità del brano.

"Wings" fa la parte bella a Mario che sembra avere un mitra in ogni mano, e la traccia si veste di sinfonico con la presenza di archi, violini e violoncelli, suonati alla tastiera e che portano un bel effetto.

"High" e "Magic" sono tracce calme, due belli lenti come "Ten" e "Japan" ma che mi hanno lasciato freddo: sicuramente l'umore del momento o il fatto che questi giorni sono romantico come un giocatore di hockey su ghiaccio sdentato.  

"In my head" arriva come una vampata d'aria con le armonie perfette del suo ritornello.

"The meaning" decolla nel suo ritornello con belle armonie pensate e raddoppiamento di voce. Magari è il pezzo che potrebbe convincermi dell’equilibrata dosa di ingredienti, pesati e incorporati sapientemente alla salsa Tryaxis, fra voce e musica. Perché a sentire l'album in loop con le cuffie intorno al collo e facendo altre cose, è un pezzo che ritiene l'attenzione e la curiosità ad ogni giro. 

Ci porta a pensare la stessa cosa di "Handle with care" con la sua energia mordente che spinge queste due tracce verso il Tryaxis che convince.

Poi per concludere "Tryaxity" introdotto da un’armonica alla "Breakfast in America" è un bello strumentale che ci riporta verso "MMIV" e le sue spiagge calme di musica contemplativa. 2016-17 dovrebbe portare il quinto album della gang di Cles. Chi sa se ci porterà un album cantato in Italiano da una dona alla voce lirica, o un delirio di fusion con i migliori strumentisti della val di Non. Ci si può già affermare che sarà pensato fino in fondo.

- Capitan?

- Si, Capo centrale, Che c'è?

- Siamo finalmente in possesso dell’opera completa di Maria Devigili...

- Nettuno Stridente! Vuole un ammutinamento abbordo?  L'equipaggio aspetta che pago l'aperitivo e la cena e siamo in immersione da due mesi!

- Credo che non può aspettare... l'ultimo album è uscito quattro giorni fa...

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