Podcast disponibile QUI

Capitolo 199 Les Jeux sont Funk mini album Bergweh

Finisco lo spuntino preparato da Seven Seagul, il nostro cuoco, e riporto il mio piatto vuoto verso il pass, che separa la caffetteria degli ufficiali dalla minuscola cucina, dove il nostro cuciniere restaura i 40 uomini dell’equipaggio. L’interfono e il suo suono penoso taglia la frase che stavo per iniziare, sicuramente un complimento a Seven… Tranne che questa volta devo sporgermi sopra la tavola fissata alla super-struttura del Wyznoscafo, per premere il bottone. Son già sicuro che sarà il Secondo:

- Avanti.

- Capitan, Jones ha beccato un segnale nel 060, distanza 11 miglia, nuova firma sonar, ma due schedati nella formazione.

- Dove son diretti?

- 090… stanno 5 miglia pieno Est della base. Non ci hanno sentiti, ma ci sono tre segnali distinti…

- Non cambiare né rotta, né velocità, arrivo… Dai Seven, fammi un ristretto e fammelo portare in centrale, devo scampare.

Di ritorno nel centrale cerco dello sguardo lo schermo digitale del timoniere di profondità: 050… Siamo ancora a velocità 5 nodi e puntati a Nord, come prima di lasciare il centrale. Prendo posto nella poltrona del comandante e sono un po’ inquisitivo:

- Quindi, un triplice segnale… cosa abbiamo mancato, ancora?

- Les Jeux sont Funk, Capitan, ribadisce il Secondo. Un EP rilasciato proprio oggi 23 settembre. Pero hanno pubblicato un album nel 2016 e tutta una serie di singles fra 2019 e 2022.

Inutile di aspettare il rapporto del Capo centrale. Mi ricordo dell’album di Granfranco Baffato chiamato “Bendati su dirupi” prodotto da Carlo Nardi, soprannominato Ciro Nagasaki per l’occasione e il misterioso Mister B che è, secondo lo stesso Baffato; il bassista il più pregiato della regione: Michelle Bazzanella in persona, che ritroviamo con Mirko Pedrotti quintet e una marea di gruppi inclusi I Fan Chaabi. Hanno missato l’album per Sound music production e collaborato con Ens-O, i nominati tre volte al Trentino Music award 2020,

- E non abbiamo notato niente?

- Magari le come i treni, un album può nasconderne un altro… Risponde il Capo centrale.

Jenkins arriva con il ristretto preparato da Seven Seagul.

- Buon facciamo un giretto sopra tutto questo appena saremo pronti. Come si chiama il nostro rilevamento? Quello uscito oggi?

- Bergweh, Capitan! risponde Jones. Mini album 4 tracce, rotta nel 090, distanza 10 miglia, velocita 5 Nodi, profondità 050.

Anche questa parola mi ricorda immediatamente una canzone di Candirù; Fernweh canzone estratta dal suo album “Delle pianeti e delle cose” del 2015. La canzone fu ribattezzata “Havana” colpa del concetto poco traducibile della nostalgia di un posto, al meno appare sotto questi due titoli. Dipende se hai beccato l’album prima della sua uscita, come noi, o dopo. Qui, “Berg” volendo dire montagna, si dovrebbe trattare della nostalgia e la voglia di stare di nuovo fra le montagne. Una specie di virus che mi ha personalmente infettato e di quale i sintomi, mi sono famigliari da più di 34 anni. Ma eco che il Capo Centrale, rimasto fedele al suo dovere, ottiene dal telex della rete flash, la materia per fare il suo rapporto:

- Allora, “Les Jeux sont funk” esiste, al meno dal nome, dal 2003, quando il sior Nardi era DJ a Berlino e produceva qualche pezzo che son anche passati su Radio Rai “demo”. La collaborazione con gli altri membri si consolida in 2008. Nel trio originale abbiamo Michele Bazzanella compositore, DJ e soprattutto bassista dal tocco riconoscibile e Carlo Nardi, produttore, chitarrista, compositore di musiche per video e DJ della scena berlinese, in fine Elisa Amistadi, vocalista e autrice. Il trio rilascia l’album di 10 brani “Erasing Rock” nel 2016 sulla etichetta Irma Records di Bologna, con la partecipazione di Anthony Malka alle tastiere sulla traccia “Erasing Rock” e Chris Lartey: narratore, Marco Pisoni: sassofono tenore, Emiliano Tamanini: tromba, sul fenomenale brano “Motorbike”. Notare che la copertina e di Marco Ricci della Casa del Mirto… Tra parentesi Marco ha anche fatto la copertina dell’album di Ettore Filipi “Verso sera”. Nel 2021 sono notati da un’etichetta statunitense chiamata Color Red e pubblicano i singoli "Spike Lee", "A Tribute To The J.B.'s", la cover di Bollywood "Hum Tumhe" e il remix di Tiger HiFi "Hash Pipe", ottenendo diffusioni su alcune stazioni americane intorno a Los Angeles e Seattle. Poi oggi esce il nostro rilevamento Bergweh prodotto da Les Jeux Sont Funk, Missaggio e master audio, fatto da Carlo Nardi per Sound Music Production con Carlo Nardi che suona tutti gli strumenti e Michele Bazzanella al basso e a l’assolo di sintetizzatore in "Messner (A Little Bit Higher)" abbiamo ancora una copertina di Marco Ricci per la sua piccola impresa chiamata Reifeströmung. Tutto qui…

- Buon. Grazie Capo, vediamo un po’ questo album di dieci tracce prima, che sappiamo dove mettiamo i piedi. Scanner, doppler, spettrometro, decoder audio, Cominciamo!

Mi rimane un po’ attraverso la gola il fatto di non avere beccato il segnale di “Erasing rock” a l’epoca della sua uscita. Perché l’album contiene un bel numero di perle: che sia a l’apertura del Opus con “Shyam”, lo coinvolgente strumentale “Soviet disco” o questa notevole settima traccia “Call it what you want (I’ll call it funk) e suo esercizio di stile, rimbalzando fra cambi di cadenza, ritmi sincopati, misure dispari, più vicino al Jazz che il funk. E un gran bouquet finale composto dell’eponimo e robotico “Erasing rock” con il suo canto al Vocoder, l’ultima canzone “Like the Dolomites” con un duetto vocale fra un vocoder e Elisa Amistadi, e il puramente monumentale “Motorbike”, avventura stradale alla “Easy riders”, motorizzato dalla sua sequenza al suono maschile, il suo ritmo tutto sotto la cintura e decorato dei festoni della sessione rami. Puramente magico ed invitante.

Il gruppo dei Singles, il secondo rilevamento, copre un largo ventaglio di generi fra una delle molteplici versioni del famoso “Misirlou” la canzone d’origine sconosciuta e discussa fra Egitto, Turchia e Grecia fine 19imo inizio 20imo secolo, parla del impossibilita che un cristiano ha ad amare una musulmana, soggetto ancora taboo oggi, va sapere perché… La canzone risorge negli stati uniti fra la comunità greca negli anni 20 e 30 e appare recentemente nella colonna sonora di “Pulp Fiction” … Il duo si attacca anche a musiche a caratteristiche indiane, con gusto Bollywood su “Hum Tumhe”, o si dirige verso le radici del funk originale, sugli stupendi “Spike Lee” e “A tribute to the JB’s”… Il suono è moderno, ma c’è un franco retro gusto di James Brown su queste due perle, cade piuttosto bene: ci sono le sue iniziali nel titolo. C’è anche un remix, ma essendo immerso nella musica Trentina da dieci anni, non so dire se Hashpipe di Tiger Hifi è un successo o no.

Il nostro freschissimo rilevamento adesso: “Bergweh” EP di 4 brani di nuovo su Irma Records, l’etichetta Bolognese. La citazione di Ed Viesturs "Raggiungere la cima è opzionale. Tornare a valle è indispensabile" ridimensiona le preconcessioni del grande pubblico sulla percezione avventurosa dell’alpinismo, soprattutto quello di alta altitudine. E quando Reinhold Messner ti dice che "È sempre più lontano di quanto sembri. È sempre più alto di quanto sembri. Ed è sempre più difficile di quanto sembri" deve essere vero. L’EP imbocca un’altra direzione ancora, quella dello strumentale, sempre con tocchi Funk. Le percussioni sono o programmate o suonate con campionamenti attraverso una tastiera o un octopad o simile. La loro diversità viene dalla varietà di suoni utilizzati attraverso il mini album di 4 tracce.

Bergweh” è un brano relativamente corto, che non supera i due minuti e mezzo. lo strumentale è propulsato da una tastiera leggera, sostenuta da una chitarra ritmica discreta. Il suono della batteria e dei più naturale e conferma che la frontiera fra il vero e il sintetico è definitivamente indistinguibile. Il basso si fonde con il corpo musicale invece di distaccarsene, magari perché serve più il brano che soddisfa un ego. Ci vuole mestiere per scegliere le direzioni giuste.

Mi ricordo avere scoperto la prima volta Reinhold Messner in tivù durante la pubblicità per un’acqua minerale. Sorpreso dal suo accento mi ero girato verso il mio compagno di sofà: Chi è? Avevo chiesto. Messner (A Little Bit Higher) è l’unico pezzo in quale appariscono voci. Uno shaker e una voce sformata al Vocoder cantano sulla tastiera di “Strawberry field forever” un estratto di intervista di Messner che è rivelata sulla fine del brano. Il pezzo è il più temperato del Mini album, il più appassito, il più retro magari, con un suono di clavicembalo, che si integra perfettamente nel ponte musicale di mezzo al brano. Messner è soprattutto ricordato per il suo approccio ambientalista dell’alpinismo e del rispetto delle popolazioni locali, oltre alla collezione di cime sopra 8000 metri, fatti senza ossigeno.

La scelta del francese per il titolo dello strumentale Crevasse ci fa piacere, ma ci sorprende ancora di più il ritorno del suono di clavicembalo, come struttura portante del brano. Trovo un contrasto immenso fra la leggerezza spensierata, inspirata dalla combinazione del clavinet e del clavicembalo e l’aspetto subdolo, nascosto ed impercepibile del crepaccio, che ricoperto di neve può cedere al passaggio di una persona, ingoiando come un predatore le sue vittime, destinandole alla congelazione. Spiagge di archi passeggiano dopo il minuto e trenta e cadenzano la seconda meta della traccia.

K2 ci riporta verso un basso preponderante, vero motore del brano e un ritmo che prende alle anche. La sessione ritmica include bongos, congas, shaker, clave, una batteria e ci installa confortevolmente in un irresistibile dondolamento, che include con l’andamento, due chitarre ritmiche, una frase ossessiva di sassofono, che appare dopo lo stacco, a meta pezzo. Appare l’impressione che questo brano potesse andare fino a l’infinito senza annoiare. Il ciclo ci porta verso un flauto che ci guida verso il secondo stacco, poco prima la fine del pezzo e dell’album.

Les Jeux sont funk hanno esplorato una dimensione nuova con questo mini album, senza tagliare l’ombelicale che le collega al vascello madre, del loro genere musicale preferito. Sembra dimostrare la capacità di creare musiche di film, di potere sollevare il contenuto di immagini, con la loro musica. Lo tema montagnoso fa di questo opus un concept mini album e dimostra di potere abbordare un soggetto sotto vari angoli. L’EP, a l’eccezione dell’ultima traccia, tratta più soggetti in dettaglio, che invita ad abbozzare due passi. Sospetto che sia Carlo a cantare nel vocoder, rimasto l’unico vocalista a dovere coprire questa funzione, dalla trasformazione del trio in duo. Al meno produzione, missaggio, masterizzazione rimangono dei campi in quali sono professionalmente attivi.

Non c’è troppo lontano da andare, la fine della missione ci riporta a meno di una miglia dell’entrata segreta della base Nibraforbe.

- Puntiamo verso la Base per rifornimenti…

Se c’è un rumore che piace a l’equipaggio è quello dell’acqua della cascata che cade sullo scafo del sommergibile, poi faremo superficie nel bacino interno, poi posto di manovra, la nostra piattaforma ci aspetta già…

Commenti

Post popolari in questo blog